“Oggi mi sento più leggero”, con queste parole, Igor Radrezza, al termine della partita contro la Pro Patria, ha voluto commentare la vittoria della sua squadra. Il Padova trovato il successo per 3 a 0 in trasferta, grazie anche alla rete del fantasista che ha messo a referto l’ultimo gol della squadra biancoscudata. Una liberazione. Un gol che, Radrezza, aspettava da vent’anni e che è arrivato dopo un periodo difficile, tra voci di mercato e qualche panchina di troppo. La rete di un ragazzo nato e cresciuto a Padova che, dopo aver girato l’Italia con il pallone tra i piedi, è tornato a casa per difendere i colori della sua città.
5 novembre 2011: l’inizio di un sogno. Igor Radrezza esordisce in Serie B con la maglia del Padova, dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili in biancoscudato. Nell’estate del 2022, dopo undici anni da quella partita, il classe 1993 è tornato in Veneto per giocare all’Euganeo. La chiusura di un cerchio. Igor è cresciuto con ‘il Padova davanti a tutto’ e ieri ha segnato la sua prima rete in carriera con la maglia della sua città. E l’esultanza è la fotografia perfetta delle sue emozioni. Una corsa sotto la curva e l’abbraccio con la sua gente. Con il suo popolo. Lo sfogo di un calciatore che sembrava già con le valigie in mano ma che è alla fine è restato dopo la richiesta dei tifosi. La fiducia è stata ripagata.
“Da ventuno anni innamorato di questa maglia e di questa città, la mia città“. E’ un legame che va oltre al mondo del calcio quello tra Radrezza e il Padova. Un tifoso prima che un giocatore. In questi mesi, il classe 1993 ha sempre indossato con onore e lealtà la maglia biancoscudata, dopo averla cercata e ottenuta in estate. 14 presenze, un gol e un assist sino ad ora per l’ex Reggiana sotto la guida di Caneo prima e Torrente poi. Sui social ha già iniziato a spopolare l’hastag #radrezzaunodinoi. Ed infondo è la verità. I tifosi, nonostante non sia spesso titolare, lo reputano un giocatore fondamentale per la squadra. L’hanno fatto rimanere e hanno esultato con lui. Mancano dieci giorni alla fine del calciomercato e, come non ha nascosto Radrezza dopo la partita, tutto può succedere. Intanto, il gol e le emozioni restano. E la speranza dei tifosi e che resti anche Igor.
A cura di Fabio Basile
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