Padova, Andreoletti: “Stiamo facendo qualcosa di inaspettato: non dobbiamo cambiare rotta”
Il Padova colpisce ancora una volta e non si ferma più: 1-0 rifilato anche al Renate nel turno infrasettimanale.
Indiscutibilmente la prima della classe: la squadra di Andreoletti aveva già dimostrato la propria eccellenza nelle prime gare stagionali, ma ora non la ferma più nessuno. Una vittoria di misura centrata anche con il club lombardo e che consente ai veneti di affermarsi in cima alla classifica a +7 dal Vicenza, con nessuna sconfitta e solamente 4 gol subiti.
Un bravo pittore, nel proprio quadro, gioca coi colori inserendo penombre e luci. Ma in quello del Padova non c’è proprio traccia di zone d’ombra. L’autore di un tale capolavoro? Andreoletti, che a fine gara ha commentato il rendimento: “Sicuramente è gratificante, ma il record che mi interessa è un altro e si centra a maggio. Stiamo facendo qualcosa di inaspettato. Abbiamo sempre vinto con merito: la strada, ormai, è segnata e non dobbiamo cambiare rotta.
E a proposito della partita e degli avversari affrontati: “Mi aspettavo una partita di questo tipo. È una squadra che spesso si difende con tanti uomini e ti fa giocare male. Siamo riusciti a creare presupposti per andare in vantaggio e segnare così è bello. Nel finale, però, dobbiamo essere più equilibrati e quadrati perché si rischia di compromettere il risultato”.
Riguardo, invece, a ciò che è mancato: “Possiamo fare meglio nelle combinazioni e attaccare la porta nelle combinazioni esterne. Fare un calcio spumeggiante quando stanno tutti dietro è complicato. Siamo stati bravi a concedere poche ripartenze e a mantenere un ottimo equilibrio”.
Valente, l’autore del gol
Dopo un primo tempo combattuto e un avvio, nella seconda frazione di gioco, in cui il possesso palla si è tinto di due colori soltanto, il bianco e il rosso, la gara si è sbloccata con il gol di Valente al 78′. Andreoletti ha commentato: “Sono contento, se lo merita. Con l’AlbinoLeffe era stato determinante e quella prestazione gli ha permesso di guadagnarsi la maglia da titolare. Dal primo giorno si è reso disponibile, ha fatto fatica ma per il curriculum che ha è indiscutibile”.
Valente, ai microfoni: “Ci ho creduto. La palla stava andando a Carmine (Cretella) e so che lui mette delle belle palle: sono stato fortunato. Sono felice che la mia rete abbia contribuito alla vittoria.Quello che conta non è il singolo, soprattutto se vogliamo ambire all’obiettivo promozione”.
Uno sguardo al proprio rendimento e a quello di Fortin
Severo e autocritico, non solo coi ragazzi, ma anche con se stesso: “Se dovessi commentare la mia prestazione… ho perso lucidità. Ma non deve succedere, soprattutto in queste circostanze. Difficilmente son contento di quello che faccio: mi sento responsabile delle cose e in quanto tale devo essere il primo a non perdere la testa. In particolare alla fine: potevo dar loro una mano con più tranquillità”. L’allenatore si riferisce agli ultimi minuti di gioco, durante i quali, dopo il vantaggio, si sono accavallate una serie di circostanze pericolose.
E su Fortin, il portiere classe 2003, al suo ottavo clean sheet: “È giovane e non deve montarsi la testa. Fare il portiere in situazioni come la nostra è molto complicato: passi da situazione inoperose a momenti in cui deve prestare la massima attenzione. Lui è un portiere predestinato che cavalcherà palcoscenici di rilievo, ne sono convinto”.