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Padova, nel segno della continuità con Mirabelli: dal prolungamento del contratto al suo percorso in biancoscudato

Il presidente del Padova Joseph Oughourlian ha prolungato il contratto del ds e responsabile area tecnica Massimiliano Mirabelli sino al 30 giugno 2026. Da parte della società biancoscudata, sicuramente un attestato di stima che sta a rappresentare una scelta importante di chiara continuità con il passato. Un segno di gratitudine e riconoscenza al merito, per il lavoro svolto da Mirabelli nell’ultimo periodo. Nell’attesa di tornare ad essere grande, il Padova mette le basi del suo futuro rinnovando la fiducia a Mirabelli. La scelta della società veneta va senza dubbio ad inserirsi in un più ampio progetto di ricostruzione e prospettiva: cessioni record, acquisti mirati e una campagna abbonamenti basata sul senso di appartenenza. Un programma societario generale ben calibrato, che sia di supporto a Torrente, per presentare una squadra competitiva e che sia all’altezza della Lega Pro con l’obiettivo di lottare per la Serie B.

Padova, così si presento Mirabelli: “Padova non ha categoria, qui non si viene per partecipare”

Dopo l’interruzione del rapporto con il ds Sean Sogliano e l’assistente Gatti, la scelta del club biancoscudato fu mirata e cadde su Massimiliano Mirabelli. Il nuovo direttore sportivo, dopo gli anni preziosi al Milan scelse la piazza di Padova per ricominciare, siglando un contratto fino al 30 giugno 2024. Per Mirabelli, Padova voleva dire ripartenza, rinascita e una sfida stimolante, con l’esigente mondo della Serie C. Nelle sue prime parole da nuovo ds biancorosso, tutta la consapevolezza di essere arrivato in una società storica: “Padova non ha categoria, non si viene qui per partecipare. Per blasone, per la bellissima città che rappresenta, non ho avuto problemi ad accettare questa proposta”.

Mirabelli a Padova, affari d’oro col Palermo: Edoardo Soleri e Aljosa Vasic

Un feeling particolare lega Massimiliano Mirabelli e il Palermo. Il ds del Padova è riuscito a trovare infatti a trovare diversi accordi con il club rosanero negli ultimi anni. Prima la cessione dell’attaccante Edoardo Soleri a luglio 2022 e poi l’affare Aljosa Vasic. Sessioni di mercato davvero proficue, incomparabili però con quella estiva 2023: un trasferimento da big per il Padova. La cessione del giovane talento Vasic al Palermo rappresenta quella sicuramente che ha fatto più clamore. Un gran colpo per il club biancoscudato, che ha goduto del suo gioiellino: lo ha fatto crescere e poi lo ha fatto conoscere. Il trequartista ventunenne, grazie soprattutto al lavoro di Mirabelli, ha portato infatti 2 milioni di euro alle casse del Padova, oltre ad un sempre utile ritorno d’immagine. Un gruzzoletto importante che Mirabelli proverà certamente a reinvestire, per portare a Padova un ultimo tassello all’attacco di Torrente. Per un Padova sin qui, tra le protagoniste del mercato in Lega Pro. Diversi gli acquisti messi a segno dalla società biancorossa in estate, da Varas a Capelli, passando per Villa, Crescenzi, Fusi e Delli Carri.

Image gdm

L’esperienza come ds del Milan prima dell’arrivo a Padova

Massimiliano Mirabelli ha fatto parlare di sé anche quando è stato ds del Milan nel periodo di Montella prima e Gattuso poi come allenatori dei rossoneri. Un’esperienza sicuramente formativa in termini di programmazione e organizzazione, conclusasi 4 anni prima del suo approdo a Padova. Durante la sua permanenza a Milanello va ricordata sicuramente la “chiacchierata” operazione da 42 milioni che porta il capitano Bonucci, dalla Juventus al Milan. Il mercato milanista targato Mirabelli segna anche l’acquisto efficace di Hakan Calhanoglu dal Bayer Leverkusen per 23 milioni. Mentre, in uscita, Mirabelli cedette De Sciglio alla Juventus per 12 milioni e Pessina all’Atalanta per 7. Ma questo è ormai passato. Ora, la realtà ed il futuro si chiama Padova. Massimiliano Mirabelli è pronto per una nuova ed entusiasmante stagione in biancorosso, nella speranza possa esser questa segnata dal ritorno in B che manca dal 2019.

Redazione

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