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“Meno Euganeo, più trasferte”: la protesta degli ultras del Padova fino alla promozione

Tifosi del Padova - www.lacasadic.com

La capolista senza il tifo: è quello che è successo a Padova. Gli ultras hanno scelto di non entrare allo Stadio nei match casalinghi.

Prima uno, poi due, tre, fino a tappezzare l’intera città con degli adesivi. Nella stagione 2024/25, i tifosi del Padova hanno scelto di non accedere allo Stadio Euganeo nei match casalinghi. E la protesta, nonostante il rendimento della squadra, si è protratta fino al termine. Il motivo? Le condizioni dell’impianto.

È passato qualche anno da quando sono stati avviati i lavori per la creazione della curva. L’intento era quello di offrire una nuova sede per gli ultras veneti, ma i lavori sono stati interrotti. Poco prima dell’avvio del campionato, la campagna abbonamenti è stato il primo campanello d’allarme: appena mille i tesserati. E la linea è stata mantenuta anche – e soprattutto – a campionato avviato. Per il tifo organizzato l’Euganeo è diventato il luogo da disertare.

Di contro l’intera città ha risposto ‘presente’ al di fuori della proprio territorio. A Trieste si è parlato di un esodo. Oltre 2000 tifosi hanno voluto partecipare al derby del Paron contro la Triestina lo scorso 13 aprile e a essere andati esauriti sono stati anche i tagliandi nella sfida contro il Vicenza a febbraio.

E si è trattata di migrazione anche nel caso di Lumezzane. Per l’ultimo turno di regular season – quello decisivo per la promozione – più di 3000 persone da Padova sono giunte nel bresciano per sostenere la squadra.

I tifosi del Padova a Trieste, www.lacasadic.com
I tifosi del Padova a Trieste, www.lacasadic.com

L’intervento di Oughourlian

Era il 23 febbraio quando Joseph Oughourlian atterrò nella città veneta e intervenne in sala stampa prima della partita contro la Giana Erminio. “La tifoseria è in sciopero. I problemi di curva ci sono da anni: la demotivazione la vedo in città”, commentò l’azionista di maggioranza del Padova.

“Io non so cosa dire. Questa cosa della curva ci ha fatto un danno enorme. La tifoseria l’ha presa come scusa per non venire allo stadio. Quindi penalizzati due volte: dall’amministrazione e dai tifosi. Una cosa mai vista. Uno sciopero di un anno? Ma che senso ha? Che poi vanno in trasferta. Arricchiscono gli altri club e noi perdiamo 200 mila euro con questa bufala e danno i soldi agli altri club. Questa situazione mi lascia stupito”. Le dichiarazioni non sono di certo passate inosservate agli occhi del tifo organizzato che non ha riformato il proprio punto di vista.

Il Padova (Credit_ Martina Cutrona) _ www.lacasadic.com
Il Padova (Credit_ Martina Cutrona) _ www.lacasadic.com

Alla fine hanno vinto i tifosi

Che abbia portato fortuna questa scelta dei tifosi? Alla fine, è arrivata la Serie B. Quello era l’importante, con l’esodo di Lumezzane che è stato l’ultimo atto d’amore dei tifosi biancoscudati per la propria squadra. In attesa che l’Euganeo sia di nuovo pronto a ospitare i sostenitori veneti, l’amore non si ferma. Mai. Verso la B e oltre.