Primo ko del Padova e il Vicenza bussa alla porta: fuga o sorpasso?
La squadra di Andreoletti perde per la prima volta in campionato, quella di Vecchi vince all’ultimo respiro: è corsa al titolo.
L’aria ti scompiglia i capelli, la cintura di sicurezza aderisce al petto e una discesa ti toglie il fiato. Sì, è l’effetto montagna russa. In prima fila c’è il Padova, distante 3 punti il Vicenza. Che nel Girone A la corsa per la promozione vedesse due protagoniste era indiscutibile da qualche giornata ormai. Ma la 25ª ha avuto tutto un altro sapore, tutto un altro spessore.
Una settimana dopo la sconfitta della Juventus di Thiago Motta, inciampata al Maradona con il Napoli, il Padova, il primato di unica squadra imbattuta d’Italia, se l’è goduto pochi giorni. È stata la Virtus Verona, la sola squadra in campionato, a essersi imposta sulla macchina che fin qui ha tracciato un percorso netto: 19 successi e 5 pareggi. Fatale il timbro di Mehic al 24’, meno i quattro legni colpiti dalla formazione di Andreoletti nel corso della partita.
Triplice fischio e sentenza formulata. Nella settimana del suo 115º compleanno, la prima della classe ha dovuto digerire un boccone amaro. Ancor di più se a distanza di qualche ora, nello slot successivo, il Vicenza si è imposto sul campo del Renate al 95’. Leverbe si è sfilato la maglia correndo verso la panchina. “Dovevo andare sotto la curva, spero che i tifosi mi perdonino per questa esultanza” ha confessato nel post. Sì, è una rete che vale la riapertura del campionato. Sì, la vetta è sempre più vicina.
L’effetto montagna russa dura qualche secondo e poi il tran tran riprende. Ma questa volta è diverso: tre punti dividono i due club veneti a due settimane dal derby. Un match che, dopo la sliding doors del 25º turno, sarà decisivo per il futuro di entrambe.
2025 a confronto
Con un piede sulla frizione, è iniziato così il 2025 del Padova. Otto punti raccolti nelle ultime cinque partite. Le due vittorie sono arrivate con il Caldiero e in trasferta con l’Alcione, poi il duplice pareggio in casa, a distanza di due settimane l’uno dall’altro, e l’inaspettata caduta con la Virtus Verona.
Più lineare e spavaldo, l’atteggiamento del Vicenza. Gli uomini di Vecchi hanno calato la “manita”: cinque vittorie consecutive, dodici reti realizzate e un solo gol subito. Numeri che spezzano gli equilibri del girone e che rendono incerto il titolo del Padova.
Una questione di derby
Erano dieci le lunghezze di distanza che separavano i due club, ora tre. Ma il campionato è un viaggio lungo, saturo di insidie. Ciò che conta è la meta e quella sarà visibile nella 27ª giornata, quando il Padova e il Vicenza si affronteranno. Lo Stadio Menti farà da cornice alla partita e mai come in questa stagione il derby sarà decisivo.
Il 6 ottobre scorso, la capolista aveva allungato sui cugini con una vittoria di misura: Liguori aveva imbucato il pallone nei minuti di recupero del primo intervallo. La vittoria con il Vicenza non arrivava dal settembre 2022 e ha garantito l’inizio della fuga. O meglio, una parvenza, perché a distanza di qualche mese gli uomini di Vecchi hanno bussato alla porta. E, ora, sulle montagne russe condividono un posto da compagne di viaggio: fuga o sorpasso?