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Da Palermo-Triestina a Palermo-Ascoli: la rivincita di Bucchi al Barbera

Palermo Barbera tifosi

L’ultima volta a Palermo era andato via dal Barbera con l’amaro in bocca e la delusione per l’eliminazione della sua Triestina nei playoff di Serie C, dopo aver tenuto testa alla formazione di Silvio Baldini, poi promossa in Serie B. “Col Palermo abbiamo dominato tre tempi su quattro” aveva detto l’allenatore. Tre mesi e mezzo dopo Bucchi è tornato in quello stadio, stavolta alla guida dell’Ascoli, e si è preso la sua “rivincita” togliendo ai rosanero un record: quello dell’imbattibilità casalinga, fortino decisivo anche per la vittoria dei playoff lo scorso giugno.

bucchi triestina conferenza

La rivincita di Bucchi

Il Palermo era reduce da 31 risultati utili consecutivi al Barbera, imbattuto in casa da 538 giorni. L’Ascoli di Bucchi è riuscito in una piccola impresa, vincendo 3-2 con la tripletta di Cedric Gondo davanti a più di 22.000 spettatori. Un contesto che l’allenatore già conosceva e dove voleva far bene. “Ci tenevo perché era una partita importante – ammette Bucchi in conferenza stampa – Lo scorso anno abbiamo giocato un grande match, ma è andata com’è andata. Tifavo Palermo, affinché la squadra che ci aveva eliminato andasse in Serie B”.

Detto, fatto. Bucchi ha ritrovato il Palermo sul suo percorso e stavolta l’ha battuto. L’emblema di quanto ci tenesse a fare risultato sta tutto nell’esultanza al fischio finale: con forza, sorrisi e tanta gioia. Un umore ben diverso rispetto a tre mesi fa in un nuovo cammino iniziato nel migliore dei modi. Il suo Ascoli è attualmente primo in classifica con tre risultati utili (due vittorie e un pareggio) e vorrà recitare un ruolo da protagonista in una Serie B di altissimo livello.

A cura di Giovanni Mazzola