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Palermo-Bari è parità: 0-0 al Barbera, ma quante emozioni

Palermo e Bari significa parità. Anche lo 0-0 del Barbera nel big match della 19^ giornata del girone C di serie C conferma che la parola chiave quando si affrontano queste due squadre, che insieme totalizzano 59 campionati di Serie A, è equilibrio. Pareggio numero 24 nella storia dei precedenti, da sommare a 22 vittorie per parte. E in tre incroci in C è sempre finita con un punto a testa.

Bari, il punto a Palermo vale oro

Girone di andata chiuso a +7 sul secondo posto: questo il tesoretto che il Bari riporta in Puglia dalla trasferta del Barbera. Un risultato figlio di un percorso (quasi) netto, con 12 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte. Anche a Palermo la formazione di Michele Mignani ha dimostrato le sue principali qualità: capacità di soffrire, qualità e solidità difensiva. Il tutto accompagnato dal sacrificio: quello imposto dall’espulsione al 41′ del primo tempo di Emanuele Terranova. “Andiamo via con tanta soddisfazione, orgoglio e un pizzico di rammarico – ammette a fine partita Mignani – i ragazzi hanno fatto una partita di enorme sacrificio”. Rammarico: quello legato alla chance sprecata da Celiento all’89’ (colpo d testa alto nell’area piccola). Messaggio di una squadra che non si accontenta, nonostante i 41 punti.

Il Palermo e quel Barbera che resta un fortino

Soddisfazione solo a metà per il Palermo. La squadra di Filippi prosegue la striscia positiva in casa, dove la sconfitta non arriva dal 7 marzo (2-4 contro la Juve Stabia) ma non approfitta a sufficienza di 50 minuti giocati con un uomo in più. Paga anche le assenza il club rosanero: Almici, Luperini e Valente non si regalano a cuor leggero a nessuno, soprattutto alla capolista. Brunori non segna ma si fa valere nel duello a distanza con Antenucci: è lui in avvio e in coda al match a chiamare Frattali a due prodezze per evitare il vantaggio siciliano. Vince il pubblico, tornato in buoni numeri al Barbera. Spettacolo di colori e canti, regalo di Natale targato Serie C.

Il ritorno da dimenticare per Terranova

.Sfortuna è la parola chiave del pomeriggio per Emanuele Terranova. Rimasto unico difensore davanti a due attaccanti al minuto 41 del primo tempo, nell’unica imprecisione della fase difensiva biancorossa, ed espulso dall’arbitro Perenzoni dopo un tocco con il braccio sul passaggio di Soleri per Brunori a due metri dall’ingresso in area di rigore. Rosso e partita finita per uno degli ex del pomeriggio: originario di Mazara del Vallo, il difensore 34enne era stato di proprietà del Palermo fin dalla Primavera. Il club non aveva però mai creduto fino in fondo in lui, mandandolo via sempre in prestito fino alla cessione definitiva al Sassuolo, con cui vinse la B segnando ben 11 gol.

Il cerchio oggi non si è chiuso e l’espulsione lo costringerà a saltare (dopo 18 presenze da titolare) la sfida di mercoledì alle 21 contro il Potenza.

Luca Guerra

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