Tutta la trafila nelle giovanili del Parma e del Sassuolo. Di origini ivoriane ma nato proprio nella città ducale. Voce del verbo Jeremie Broh o, se volete, il nuovo Kanté a disposizione del Palermo di Eugenio Corini, in Serie B. Ma i muscoli e le ossa il 25enne se li è fatti in Serie C, palestra inesauribile di talenti. Due avventura al Sudtirol, con la parentesi rosanero (in Lega Pro) nel mezzo. Insomma “Si torna sempre dove si è stati bene”, aveva detto in un’intervista a La Casa di C (leggi qui). E così, dopo averci giocato dal 2016 al 2018, il 2021 è l’anno buono per tornare a “casa”, dopo le 28 presenze (di cui 2 ai playoff) con il club siciliano nella stagione precedente.
L’anno della svolta, mesi importanti e un’esperienza che non dimentichi facilmente. Al Sudtirol Broh ha trovato la sua dimensione, il suo posto nel mondo. 41 presenze stagionali tra campionato, Supercoppa e Coppa di categoria, 4 gol e 3 assist. Tanta corsa, abbinata alla qualità. Sacrificio e sudore di un ragazzo silenzioso che ha preferito parlare sul campo da gioco. Tutto culminato con la prima storica promozione in Serie B della squadra dell’Alto Adige. Lacrime di gioia, pensando al luogo dal quale si è partiti. Dal basso, dai campi di periferia, prima delle opportunità Parma e Sassuolo. In prestito con diritto di riscatto, ma il club altoatesino decide di non esercitare l’opzione.
Quindi si torna a Palermo, in prova. Baldini lo segue nel ritiro: “Lo prendiamo in considerazione, è un ragazzo interessante”. Così aveva parlato su di lui l’allenatore di Massa Carrara, poi dimessosi insieme al direttore Renzo Castagnini. Corini al suo posto, Broh sempre lì ad aspettare un resoconto. Cambiano i volti, ma non la sostanza: il ragazzo nato a Parma si fa notare e in Sicilia decidono di rispettare la scadenza del contratto fissata nel 2023 anzichè mandarlo ancora in prestito. Il che vuol dire Serie B.
Quella categoria che lo ha sempre allontanato, in un certo senso. O che non ha compreso bene le sue qualità. Dal 2018 al 2020, prima al Padova e poi al Cosenza. 37 gettoni in totale, 1 rete e 5 assist. Un bottino niente male, ma non ancora soddisfacente per uno come lui. Ora la grande opportunità Palermo, con cui ha giocato le prime due gare di campionato (contro Perugia e Bari). Broh ha recuperato palloni in ogni zona del campo e non ha smesso un secondo di correre. 60 metri palla al piede contro il Bari, un cambio di passo che raramente si è visto in serie cadetta. Il paragone con Kanté, forse azzardato ma non così scellerato. È sembrato proprio il centrocampista del Chelsea nei primi 180′ del campionato cadetto. E lui ha ancora voglia di stupire e dimostrare che in B può navigare benissimo, incontrastato.
A cura di Manuele Nasca
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