Palermo, la Lega Pro e l’ingresso del City Group: il film della stagione
“Che fantastica storia è la vita“, cantava Antonello Venditti. Perché “quando pensi che sia finita, è proprio allora che comincia la salita“. Questa canzone potrebbe fare da colonna sonora alla storia del Palermo, una storia di alti e bassi, successi e fallimenti che hanno segnato quasi 122 anni di storia. La rivalsa più recente è la vittoria ai playoff di Lega Pro e quindi il ritorno in Serie B, un risultato importantissimo dopo il fallimento del 2019. La scorsa stagione il Palermo si è presentato in splendida forma, tanto da raggiungere il tanto bramato obiettivo. Il ritorno in massa al Renzo Barbera e l’entusiasmo della piazza ha attirato l’attenzione anche all’estero, soprattutto del City Football Group, la holding che ha acquistato l’80% delle quote societarie. Il Palermo è entrato ufficialmente nell’orbita del colosso a cui fa capo anche il Manchester City.
La stagione del Palermo
La stagione 2020-2021 ha fatto da spartiacque tra il passato e il futuro della società. Iniziato con Roberto Boscaglia e terminato con Giacomo Filippi, in quel campionato il Palermo raggiunse facilmente la salvezza in Lega Pro, qualificandosi ai playoff poi abbandonati al primo turno. La ricostruzione del 2021-2022 iniziò dalla squadra: acquisti di valore, idee e un progetto importante. Venne confermato Filippi, che però accompagnò i rosanero solo fino a dicembre, alla 20ª giornata. Fu Silvio Baldini a prendere le redini della squadra, ereditata al terzo posto con 33 punti dopo 9 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte. Davanti Avellino e Bari, non troppo lontane.
Baldini ridisegnò subito l’assetto della squadra, tatticamente e caratterialmente. Abbandonò il 3-4-2-1 alternato al 3-5-2 del suo predecessore e propose il suo 4-2-3-1. L’uomo di punta sarebbe stato ancora Matteo Brunori, attaccante insostituibile a cui l’allenatore promise: ‘Matteo, se fai quello che dico io, segni 30 gol!’”. Fino a dicembre “solo” 7 reti nel tabellino di Brunori. E a fine stagione? 29, appena uno in meno della predizione di Baldini. Una difesa solida, un centrocampo esperto e un attacco prolifico: c’erano tutte le condizioni per raggiungere la prima posizione del girone C. Il rendimento del Bari e del Catanzaro spezzarono il sogno della promozione diretta per i rosanero, che però si sono guadagnati la Serie B a fine stagione grazie ai playoff.
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Palermo, il City Group e la vittoria ai playoff
Un giorno di metà aprile, giunti ormai alla fine del campionato, è arrivata la notizia: il City Football Group, la holding company fondata dallo sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan, aveva mostrato interesse per il Palermo. Dopo oltre 10 club nell’orbita – tra cui il Manchester City – il colosso aveva intenzione di fare spesa anche in Italia. Il Palermo si apprestava a iniziare il percorso al playoff, momento cruciale per il club, ma il gruppo assicurò che il risultato di questi non avrebbe compromesso la trattativa: la chiusura era ormai vicina.
L’8 maggio è così iniziato, tra emozioni e speranza, il percorso ai playoff del Palermo. Triestina, Virtus Entella e FeralpiSalò: i rosanero hanno fermato, uno dopo l’altro, tutti i club sul loro cammino. La finale con il Padova, vinta 1-0 sia all’andata che al ritorno al Barbera, consegnarono al Palermo la vittoria dei playoff, un momento magico per squadra e tifosi che non potevano sperare di meglio. Passata l’emozione, con la nuova stagione sportiva è arrivata anche l’ufficialità del passaggio di proprietà: il City Football Group acquisisce l’80% delle quote societarie diventano il nuovo proprietario del Palermo FC. Il restante 20% è ancora nelle mani di Dario Mirri, che continuerà a essere il presidente del club. Alla conferenza stampa di presentazione il CEO del City Group Ferran Soriano è stato chiaro: “Il nostro sogno è la Serie A, questo è il nostro obiettivo nei prossimi anni. Arriviamo qui con forza, ma anche con umiltà per aiutare questa realtà. Sappiamo che la Serie B è difficile e c’è un livello molto alto. Servirà passione, lavoro, intelligenza e molta pazienza. Da oggi il Palermo entra in una famiglia”. Il progetto è pronto, le idee ci sono. È proprio adesso che comincia la salita.
A cura di Lucia Arduini