Una doppietta in 7′ contro la Triestina, uno schema che si ripete e la rete in finale contro il Padova: fascia destra che dialoga con la sinistra, conclusione in corsa e festa sotto i tifosi rosanero in trasferta. L’autore del copione è Roberto Floriano, esterno di professione che si è reso decisivo nel match di andata dei playoff contro la Triestina e della finale contro il Padova. Il suo settimo e ottavo gol stagionale avevano regalato al Palermo un 1-2 fondamentale in ottica qualificazione al Nereo Rocco. L’ala classe 1986 ha di nuovo dimostrato quanto esperienza e tecnica creino in lui un mix vincente. Nel corso della sfida contro il Padova, nell’andata della finale playoff, Floriano ha trovato nuovamente il gol. Una rete risultata poi decisiva ai fini del risultato finale. La sua realizzazione permette dunque al Palermo di arrivare in vantaggio alla gara di ritorno del 12 giugno al Barbera.
Quella degli ultimi mesi per Floriano è stata una metamorfosi perfetta. Un “miracolo” che il destino gli ha regalato all’età di 35 anni. Era un possibile partente: on Filippi in panchina soltanto 30 minuti in 3 mesi. Una storia al capolinea, un’avventura ormai agli sgoccioli. Poi l’ex giocatore del Bari con Baldini ha cambiato marcia. 4 i gol in questi playoff, tutti in trasferta e tutti decisivi: doppietta a Trieste nell’esordio dei rosanero agli spareggi, gol a Salò per il momentaneo 0-2 e rete a Padova, nella finale d’andata. Quella che potrebbe regalare la B ai siciliani. Floriano ha raggiunto Dybala nella Hall of time dei marcatori rosanero ed è a -1 da Amauri in questa speciale classifica. 10 i suoi gol stagionali, come non capitava da 5 anni. Adesso la finale, per scrivere la storia e sperare che l’epilogo sia diverso rispetto al 2016, quando il suo Foggia e quello di De Zerbi, persero in finale contro il Pisa.
Baldini gli ha dato fiducia e lui ha risposto presente. L’annata di Floriano è un successo anche grazie al rinnovato spirito donato dall’allenatore che lo ha sempre schierato, se non dal primo minuto, almeno a gara in corso. È stato una pedina importante per il gioco offensivo del Palermo, le corsie laterali sono il suo regno, preferibilmente a sinistra, da dove ha sfornato anche 3 assist. I suoi gol hanno sempre portato bene ai rosanero, che in quelle occasioni hanno sempre vinto con 2 o più reti. Floriano batte anche un suo personalissimo record: dal suo arrivo a gennaio 2020, non era ancora riuscito a segnare più di 6 gol in una stagione. Il primo anno, in Serie D, ha realizzato 6 reti in sole 8 presenze; il secondo ancora 6, tra campionato e playoff. Ora è già a quota 9, tra regular season, playoff e Coppa, e il bottino potrebbe ancora crescere.
Nato in Germania da papà pugliese e mamma campana, Floriano torna in Italia dopo la chiamata delle sirene dell’Inter. Avrebbe potuto rimanere in terra tedesca, dove anche il Bayern Monaco poteva essere la sua casa. Nel cuore Floriano ha però il tricolore e il campus estivo dell’Inter lo rapisce: aveva già deciso che avrebbe indossato quei colori. “La prima immagine appena arrivato a Milano? Ronaldo, il fenomeno. Subito dopo arrivò Baggio e quando facevo il raccattapalle, cercavo in ogni modo di stargli vicino”, ha confessato al Corriere dello Sport. Gli anni milanesi trascorrono con successo, la Primavera dell’Inter gli regala tanto, ma la prima squadra non lo trattiene. Inizia così a farsi le ossa dalla Serie D tra Seregno e Colognese, per poi vagare tra Serie C1 e C2.
Floriano passa al Foggia nel 2015 e dopo una parentesi alla Carrarese, torna nella società pugliese ed esordisce in Serie B. Nel 2018 decide di trasferirsi a Bari, dove si rende protagonista di una grande annata. I suoi 13 gol valgono la promozione dalla Serie D alla Serie C, ma il campionato successivo non trova spazio e a dicembre rescinde consensualmente il contratto. La sua nuova casa è il Palermo e anche qui contribuisce alla causa aiutando la società a tornare tra i professionisti. Dopo due stagioni e mezzo si conferma uno degli elementi più importanti di una squadra in crescita che sogna ancora la Serie B.
A cura di Lucia Arduini
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