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Quando la Nazionale parlava palermitano, che anno il 2006!

Italia-Macedonia, la semifinale playoff per accedere al prossimo Mondiale in Qatar, si giocherà il 24 marzo a Palermo, allo stadio Renzo Barbera. La Nazionale torna quindi al sud, in una città che ha sempre portato bene ai colori azzurri. Inaspettata protagonista della cavalcata che portò l’Italia a sollevare la sua quarta Coppa del Mondo a Berlino nel 2006.

Da Grosso a Toni, l’Italia dei “palermitani”

Il perfetto connubio nato tra la Nazionale e la squadra rosanero ha inizio nell’estate 2005, in occasione di una tournée estiva in Usa e Canada. L’occasione perfetta per provare più calciatori possibile in vista del mondiale che si sarebbe svolto l’estate successiva in Germania. In quell’anno il Palermo guidato da Guidolin era riuscito nell’impresa di conquistare l’Europa da neopromossa, rendimento che permise a ben sette dei suoi calciatori di finire nel giro della Nazionale.

Dal portiere Guardalben a Zaccardo, Barzagli e Grosso, passando per Barone e dal fantasista Brienza fino ad arrivare al fiore all’occhiello Luca Toni. Tutti calciatori partiti dal basso e arrivati, grazie al Palermo, a realizzare il sogno di una vita. Di questi sette, quattro di loro andranno poi in Germania, due dei quali saranno addirittura determinanti per la vittoria finale.

Mentre Barzagli, Zaccardo e Barone vestirono i panni dei comprimari, i nomi di Grosso (diventato l’emblema di quella Nazionale) e Toni, passato nel frattempo alla Fiorentina, sono scritti a caratteri cubitali su quel quel Mondiale vinto. Nell’attesa che il Palermo torni a sfornare talenti per la nostra Nazionale, l’Italia si giocherà una grossa fetta del prossimo mondiale proprio in Sicilia, con la speranza di poter finalmente raccontare di un’ altra impresa azzurra.

A cura di Giuseppe Sicignano