Palermo-Padova sarà anche Brunori vs Chiricò: bomber a confronto nella finale dei playoff
Finale dei playoff: ci siamo. Sarà Palermo contro Padova, girone C contro girone A, ma soprattutto Matteo Brunori contro Cosimo Chiricò. Due stagioni parallele, gol e prestazioni che si incrociano nella partita più importante, quella dal sapore di Serie B. Capocannonieri delle rispettive squadre, si sono fatti trovare pronti in ogni occasione, decidendo anche le partite più complicate. E chi, se non loro, avrebbe potuto sentenziare le due semifinali di ritorno dei playoff? Entrambi nei minuti di recupero, Brunori del primo e Chiricò del secondo tempo, realizzano due super gol caricandosi le squadra sulle larghe spalle. Finalmente faccia a faccia nella doppia finale del 5 e del 12 giugno, finalmente la verità. Chi continuerà i festeggiamenti?
Le caratteristiche tecniche
Brunori e Chiricò hanno bisogno di poche presentazioni: entrambi sono stati l’uomo in più per il proprio team, il risolutore di problemi nei momenti difficili. Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche non si assomigliano molto, essendo utili alle diverse squadre in vesti diverse. Il risultato è però lo stesso: due macchine da gol.
L’attaccante dei rosanero è la punta (di diamante) della squadra. Il fiuto per il gol e la cattiveria agonistica in area di rigore gli hanno permesso di diventare determinante, preferendo sempre il movimento alla staticità. Brunori è un centravanti moderno, generoso e dinamico. Destro di piede, si muove agilmente tra le linee e su tutto il fronte d’attacco: è più una seconda punta, a volte più un esterno, ma sempre decisivo. Pressing e dribbling sono frecce del suo arco. Più che sul fisico (alto 180 cm), Brunori punta sulla capacità di lettura del gioco e sintonia con i compagni, grazie anche all’abilità di attaccare gli spazi lasciati liberi dagli avversari e aprirsi un varco per l’1 vs 1.
L’attaccante dei biancoscudati gioca invece da esterno. Il suo ruolo naturale è quello di ala destra, ma si adatta facilmente anche alla corsia sinistra e alla trequarti. Molto abile nel recupero della sfera, è dotato di un fine mancino che mette in moto soprattutto con tiri dalla distanza e punizioni. Potenza e resistenza abbinate a un’ottima conduzione della palla, 169 cm di tecnica e precisione. Mostra tutta la sua esperienza a sostegno di una prima o seconda punta, grazie anche alla sua abilità nel servire assist. Rappresenta spesso la linea di congiunzione tra il centrocampo e l’attacco.
La stagione e i numeri di Brunori e Chiricò
Brunori sta concludendo la stagione più prolifica della sua carriera. Non gli sono bastati i 25 gol in campionato – che lo hanno reso il capocannoniere di tutta la Serie C: ci sono voluti altri 3 gol nei playoff per ribadirne la forza. Sono 28 le reti stagionali e 5 gli assist, ottenuti in 45 presenze. Un gol ogni circa 120′, una capacità realizzativa che gli ha permesso di infrangere diversi record. Oltre a raggiungere Carlo Radice al secondo posto dei bomber più prolifici in una stagione (al primo posto Luca Toni, con 30), è andato a rete per più partite consecutive (8), superando anche sé stesso per gol realizzati (ne aveva segnati al massimo 23). Nel 4-2-3-1 proposto da Baldini, è sempre stato un punto fermo e inamovibile.
Il Padova ha invece il suo Chiricò, 47 presenze condite da 14 reti e 5 assist. I due gol segnati ai playoff sono stati pesanti: prima ha deciso la gara di andata contro la Juventus U23 permettendo poi di passare il turno per miglior posizionamento; poi, ha bucato la rete con una perla su punizione per il 2-1 sul Catanzaro che è valso la finale. Il Padova ha perso solo 3 gare in campionato, e da quando Oddo si è seduto in panchina la media punti ha raggiunto i 2,20 a partita. Chiricò ha sempre risposto presente, prendendo parte al terzetto avanzato del 4-3-3 e segnando, praticamente, solo gol decisivi.
In finale sarà Palermo contro Padova, 1 contro 1, Brunori contro Chiricò. L’attesa è tanta, l’emozione ancora di più. Assisteremo a due finali avvincenti, dove i due bomber daranno spettacolo ancora una volta. Uno dei due, per l’ultima volta in Serie C.
A cura di Lucia Arduini