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Verso Palermo-Padova, mai un ribaltone dopo una sconfitta in casa: i precedenti

Palermo Padova

Ph: Ilenia calli

Ultimo posto rimasto per la Serie B. Domenica 12 giugno, allo stadio Renzo Barbera, uscirà il nome della 4° promossa in serie cadetta che si aggiungerà a Sudtirol, Modena e Bari. Solo una tra Palermo e Padova raggiungerà il sogno. Si partirà dallo 0-1 dell’andata in favore dei siciliani allenati da Silvio Baldini. Un risultato certamente pesante per i biancoscudati, ma che non chiude definitivamente i giochi. “Possiamo vincere in casa loro”, sono state le parole dell’allenatore dei veneti in conferenza stampa. “Dobbiamo giocare come se avessimo perso”, quelle dell’allenatore dei siciliani. Ognuno sfodera le proprie strategie verbali, per gli ultimi 90′. Ma come sono terminate le finali playoff negli ultimi 7 anni?

Playoff Serie C, le 7 finali: dal Como alla sorpresa Gattuso

Intanto bisogna precisare che nelle ultime 7 edizioni, soltanto 4 volte si è giocata la finale dei playoff con la formula andata/ritorno, mentre per ben 3 volte la gara è stata secca. Nel 2014-2015 si disputò Como-Virtus Bassano: terminò 2-0 all’andata e 0-0 al ritorno. La squadra lombarda tornò in Serie B 11 anni dopo l’ultima volta al termine di un percorso straordinario che la vide battere, tra le altre, anche il Benevento ai quarti di finale, 2° forza nel suo Girone C. La squadra di Carlo Sabatini si guadagnò la promozione nel proprio stadio, il “Sinigaglia”, prima di “addormentare” la doppia sfida al ritorno portando a casa un pareggio a reti bianche. Nella stagione successiva, a trionfare fu invece Gattuso (adesso al Valencia) che allora allenava il Pisa. Anche in questo caso la finale si svolgeva su due gare, andata e ritorno. Nel primo match, giocato all’Arena Garibaldi (Pisa), i nerazzurri riuscirono a imporsi per 4 reti a 2 contro il Foggia. Il ritorno terminò 1-1  per la gioia dei pisani che poterono così festeggiare il salto di categoria ai danni di De Zerbi, che allenava i rossoneri. Nella squadra pugliese, giocava anche Floriano, adesso impegnato col Palermo nella finalissima. Ovviamente il 35enne, spera questa volta che l’epilogo sia diverso.

gennaro gattuso pisa

Italiano si “presenta”. E quei fatali rigori al Padova…

Per tornare a parlare di una doppia sfida, bisogna catapultarsi alla stagione 2019-2020. Nelle due edizioni precedenti, infatti, le finali furono disputate in gara unica e furono rispettivamente Parma e Cosenza ad avere la meglio. Gli emiliani erano allenati da Roberto D’Aversa, mentre i calabresi da Roberto Braglia (adesso cercato dal Gubbio). Piacenza-Trapani fu la copertina della finale di due anni fa: doppia sfida con andata al “Leonardo Garilli” e ritorno al “Provinciale”. Anche in questo caso, il comune denominatore fu l’imbattibilità nel proprio stadio nella gara d’andata. Il primo atto terminò infatti 0-0 mentre si imposero i granata per 2-0 nel match di ritorno. A festeggiare fu Vincenzo Italiano, agli inizi di una carriera che lo ha portato poi sulla panchina della Fiorentina con cui è vicino il rinnovo (leggi qui i dettagli) Sempre nello stesso anno (il 2020) la Serie B prevedeva l’ingresso di due club dalla Lega Pro. Ecco perché ci fu un’altra finale: Pisa-Triestina. Anche in questo caso si trattò di un doppio confronto. Terminò 2-2 in Toscana e 1-3 al Nereo Rocco di Trieste, per una finale semplicemente dominata da Luca D’Angelo e i suoi ragazzi. Quest’anno, il sogno Serie A svanito per un pelo in finale playoff contro il Monza. L’ultima finale è quella tra Padova e Alessandria nella stagione 2021-2022, nella quale non ci sono stati gol tra andata e ritorno. La promozione, si decise ai calci di rigore, dove ad avere la meglio furono gli uomini di Longo che vinsero 5-4 dopo la sanguinosa lotteria.

Italiano Fiorentina

Nessuno come il Palermo, Padova chiamato ad infrangere un dato

E adesso è il momento di Palermo-Padova. Una finale arrivata all’ultimo atto, che si giocherà in un Barbera stracolmo (29.000 biglietti staccati in sole due ore). Per i biancoscudati l’ombra del fallimento dello scorso anno, per i rosanero, invece, il magico entusiasmo per la vittoria dell’Euganeo (0-1) che ha avvicinato e non poco Brunori e compagni verso la Serie B. Ma mancano gli ultimi, apertissimi, 90′. Anche se nessuno in questi 7 anni aveva vinto in trasferta il primo confronto e nessuno è riuscito a ribaltare l’imbattibilità della squadra di casa nel match di ritorno. Per il Padova, anche per questo motivo, è un appuntamento con la storia. Potrebbe essere l’unica squadra negli ultimi anni a riuscirci, anche se non sarà impresa facile. Contro i siciliani che non perdono in casa dal 21 marzo 2021 (2-4 contro la Juve Stabia), dunque da oltre un anno.

A cura di Manuele Nasca