Vincere per dare una svolta alla stagione. Questo era l’obiettivo del Fiorenzuola nella complicata trasferta di Busto Arsizio contro la Pro Patria. Lo 0-0 sembrava ormai scritto ma ci ha pensato Palmieri al 94’ a mettere la freccia.
Il classico match equilibrato che non si sblocca dallo 0-0 se non a causa di un episodio. Se nel primo tempo nessuna delle due squadre dava l’impressione di poter passare in vantaggio, nella seconda frazione la Pro ha schiacciato gli avversari. È il portiere del Fiorenzuola, Battaiola, ad ergersi a protagonista del match salvando i suoi in più di un’occasione. Il risultato resta in ghiaccio fino al contropiede perfetto al minuto 94.
Il centrocampista 26enne di Lodi si fa trovare al posto giusto al momento giusto. Raccoglie un cross dalla destra e, con una precisa zampata, trafigge il portiere della Pro. Gioia incontenibile ed esultanza con tutta la panchina che invade il campo. È il secondo gol da professionista del calciatore lodigiano. Se la rete con il Seregno sarà accompagnata da un ricordo agrodolce dovuto alla sconfitta, questo sarà indimenticabile sia per il momento nel quale è arrivata sia per la decisività del tocco.
Nella vita di tutti arriva quel momento in cui ci si sente insoddisfatti di ciò che si sta facendo. È il caso di Riccardo Palmieri che dopo essere cresciuto nelle giovanili di Piacenza ed Inter, a 17 anni passa al Modena. I gialloblù militano in Serie B e lì trova Walter Novellino che apprezza le sue doti tecniche a tal punto da tenerlo in considerazione per un posto nella sfida al Palermo di Gattuso. Però qualcuno gli mette i bastoni tra le ruote. Il direttore del settore giovanile del Modena gli fa capire che non apprezza il suo scarso impegno. Lui si scoraggia e pensa di smettere. Nonostante queste parole che gli risuonino come ingiuste, riesce a superare l’ostacolo. Continua a fare quello che gli piace.
Ritorna all’Inter e passa in Serie D per farsi le ossa. Parte dall’Olginatese, poi si trasferisce al Sondrio, prima di passare al Fanfulla. Un lungo viaggio per che ha come meta finale la sua città natale, Lodi. Con la maglia dei bianconeri colleziona 80 presenze e oltre 15 reti. Si rende protagonista di una delle pagine più importanti della storia del club vincendo il campionato di Eccellenza e centrando un terzo e un quarto posto in Serie D. Il calciatore vive nel mito di una leggenda milanista come Ricardo Kakà al quale si ispira di domenica in domenica.
La scorsa estate arriva la chiamata dalla Serie C. È il Fiorenzuola che si convince ad acquistare il centrocampista dandogli l’opportunità di misurarsi in un campionato inesplorato. Arriva alla corte dell’allenatore Luca Tabbiani che lo schiera subito da titolare sia nella sfida di Coppa Italia di C con l’Entella sia nella prima di campionato con la Feralpisalò. Contro i verdazzurri disputa solo 59 minuti prima di guadagnare il doppio giallo. Da allora ha saltato una sola partita, quella successiva per squalifica. Ha collezionato oltre 800 minuti con la maglia rossonera.
Quello di Riccardo Palmieri è un viaggio partito da lontano, fatto di tanta gavetta, ed ora il giocatore vuole ritagliarsi uno spazio importante nel calcio dei professionisti.
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