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Paloschi: “Vorrei andare a giocare vicino casa. Siena? Vi spiego com’è andata”

Alberto Paloschi è una strepitosa opportunità di mercato per le squadre di Lega Pro. Il classe 1990, svincolatosi dal Siena dopo l’esclusione dalla Serie C dei toscani, è infatti ancora alla ricerca di una nuova stimolante esperienza. Di questo e di tutta la vicenda che lo ha riguardato nei due anni a Siena, l’ex Milan, Chievo e Genoa ha parlato in un’intervista al Fedelissimo Online.

Credit: ACR Siena

Paloschi: “C’era grande pesantezza”

Sulla complicata situazione vissuta in Toscana si è così espresso: “Al campo non si parlava più di calcio,c’era solo una grande pesantezza. Le cose non andavano bene già dal primo anno, dopo l’esonero di Gilardino. Poi c’è stata una serie d’errori. Arrivai anche con grande entusiasmo, anche perché si parlò di una programmazione di tre anni. In realtà la programmazione dopo tre mesi era già finita. Ho vissuto – ha aggiunto – una serie di situazioni assurde. Non venivano pagati i fisioterapisti e varie persone del settore giovanile. C’erano ritardi anche a pagare i magazzinieri. Eppure tutti i giorni ci raccontavano cavolate, dicendo che la società era a posto. Il 20 giugno quando il Siena è stato escluso ho inviato un messaggio ironico a Ferroni, chiedendogli quando ci sarebbero state le visite mediche e lui mi ha risposto la settimana prossima. Trattare con Montanari? Impossibile, non c’è mai stata possibilità di parlare quando le cose erano più calme, ora non mi sembra proprio il caso. Mi dispiace di tutto questo perché i tifosi non lo meritano. Non meritano che la squadra riparta dall’Eccellenza. Una categoria in cui il Siena non c’entra nulla“.

“Tante chiacchiere ma nessuno ha affondato il colpo”

Sulla possibile nuova avventura, invece, Paloschi ha detto: “Ci sono state tante chiacchiere ma nessuno ha ancora affondato il colpo, tranne un paio di squadre che hanno chiesto qualche informazione in più. Preferenze? Beh, vivo a Verona, la mia compagna lavora qui e mi piacerebbe trovare una società vicino casa. Avrei anche pensato di rimanere a Siena se si fosse trovata vicino a Verona perché, lo ripeto, i tifosi hanno passato un momento durissimo e meritano di tornare a gioire in palcoscenici importanti“.

Redazione

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