Da riserva a uomo derby: come Pannitteri si è preso la Fermana
Manca mezz’ora al termine della sessione estiva di calciomercato. Orazio Pannitteri è in cerca di una squadra ed aspetta la chiamata di un club più dei regali il giorno di Natale. Sono le 19:27 del 31 agosto, il telefono di Orazio squilla e dall’altro capo si sente “è fatta, andiamo su in camera a firmare”. Questo è il momento di saltare ed esultare nella hall dello Sheraton. Così inizia la storia tra Orazio Pannitteri e la Fermana.
Il club gialloblù nella storia recente della Serie C si è sempre distinta per grinta e cattiveria agonistica, non è mai stata identificata come una grande squadra tecnica. Anche se spesso sono stati gli interpreti virtuosi a risolvere le partite decisive dei canarini: basti pensare a Iotti contro la Sambenedettese nel 2017 oppure a Neglia sempre contro i rossoblù per ben due volte. È evidente che le partite di cartello a Fermo si vincono grazie ai briosi della squadra. Proprio come Pannitteri, colui che fino alla scorsa stagione era dall’altra parte di un derby marchigiano alla Vis Pesaro.
Il precedente che scottava
Uno degli ultimi derby contro l’Ancona genera brutti ricordi alla Fermana. Con il pareggio dorico al “Recchioni” a recupero scaduto, i dorici vinsero il campionato di Eccellenza davanti ai fermani per un punto salendo in Serie D. La voglia di vendetta era forte ed in panchina c’era un reduce di quell’8 maggio del 2011: Paolo Pantera, vice di Riolfo e difensore centrale gialloblù di quella partita.
Si arrivava alla partita contro l’Ancona dopo una prestazione opaca contro la Lucchese. La trasferta dorica non era delle migliori per risollevarsi. Gli uomini di Colavitto, nonostante la sconfitta contro la Reggiana, rappresentavano una minaccia più che consistente. Riolfo però stravolge la squadra per fronteggiare la corazzata: difesa a tre e terzini a piedi invertiti.
L’uomo derby Pannitteri ed i tre punti fondamentali per la Fermana
Il 22enne di Catania si trova a proprio agio con questo approccio e parte subito bene. D’altronde come a Pescara, dove ha sfiorato il gol, con la differenza che questa volta la sblocca la partita dopo un grande lavoro di Luca Cognigni. Per tutta la sfida si rivelerà una spina nel fianco per la retroguardia avversaria, anche nel loro miglior periodo. Dopo il pareggio di Rolfini, i biancorossi erano pronti ad assestare il colpo definitivo. Ma avevano fatto i conti senza l’oste, che in questo caso è Pannitteri: l’esterno parte dalla sua metà di campo e salta i difensori dell’Ancona, arriva alla linea di fondo mettendo un pallone splendido per Frediani che deve solo spingerla dentro.
È 1-2 per i gialloblù, esplode il settore ospiti. Tornano alla vittoria in trasferta dopo 363 giorni e vince per la sua prima volta nei professionisti al “Del Conero”. Una prima tappa perfetta per quella che può essere una bellissima favola tra Orazio Pannitteri e la Fermana.
A cura di Filippo Rocchi
Credit Photo: Fermana FC