Da Handanovic al rigore parato a Lapadula: Paroni riparte ancora dalla Virtus Entella
Il calcio è cambiato, ma c’è ancora spazio per le bandiere, pur essendo poche quelle rimaste solidamente nel panorama italiano. Oggi, al contrario rispetto al passato, basta poco per decidere di trasferirsi in una nuova città. Nonostante questo, però, esistono alcune eccezioni. Nel gruppo ristretto che può vantare grandi campioni come Totti, Maldini e Zanetti, c’è anche il portiere della Virtus Entella: Andrea Paroni. Come raccontato nei giorni scorsi, il classe ’89 è ha firmato il rinnovo con il club ligure e sarà il vice di De Lucia.
Virtus Entella, Paroni goleador per un giorno
Andrea Paroni ha iniziato la sua carriera nelle giovanili dell’Udinese. In Friuli ha potuto ammirare da vicino Samir Handanovic, diventato un punto di riferimento per lui. Dal punto di vista personale, però, l’esperienza è stata positiva, perché grazie alle sue prestazioni ha attirato l’attenzione della Virtus Entella, che lo ha acquistato nel 2008. Da quel giorno è iniziata una lunga storia d’amore che non si è ancora conclusa. Il bianco e il celeste sono i colori del destino. La città, invece, è la sua seconda casa e lì ha vissuto tanti bei ricordi. Nel suo primo anno ha conquistato una maglia da titolare a soli 19 anni, grazie alla fiducia dell’allenatore Claudio Terzulli.
Un predestinato, che è diventato goleador per un giorno. Era il 27 maggio 2012 quando Paroni firmò con un colpo di testa il 2-2 nella sfida contro il Casale. Un gol pesantissimo che valse l’accesso alla finale playoff della Serie C2, persa con il Cuneo. La squadra ligure, però, fu ripescata e andò in C1. Due anni dopo, invece, conquistò da protagonista la promozione in B. In quell’anno, inoltre, giocò con Simone Guerra e Gennaro Volpe, suo attuale allenatore. La gioia, però, durò solo un anno perché la squadra retrocesse in C.
Il rigore parato a Lapadula e l’alluvione del 2014
Da quel momento, inoltre, iniziò un periodo complicato per Paroni, contraddistinto dal poco spazio che gli venne riservato da Aglietti e Breda. Ricoprì quindi il ruolo di secondo portiere alle spalle di Iacobucci. Tra i pochi giorni positivi, c’è una partita che evoca ancora oggi ricordi speciali. La vittoria in Coppa Italia contro il Genoa per 9-10 ai rigori resta tra le memorie più belle per Paroni. Quel giorno, infatti, parò il rigore decisivo a Lapadula: “Abbiamo regalato una gioia incredibile ai nostri tifosi porta portandoli a Roma a sfidare una squadra che l’anno prima era arrivata in semifinale di Champions. Era anche un momento mio speciale perché rientrato dopo due mesi per infortunio ed essere protagonista in quella sfida è stato qualcosa di incredibile”, ha raccontato Paroni in un’intervista.
Lui, però, non mollò, ritrovando un posto da titolare con l’arrivo sulla panchina dell’amico Volpe, che lo schierò al posto di Iacobucci. La squadra, però, retrocesse in C nella stagione 2017-2018 e l’anno seguente Paroni tornò a ricoprire il ruolo di secondo portiere. Per la prima volta non giocò nemmeno una partita. La lunga permanenza, contraddistinta da 212 presenze, gli ha permesso di conquistare un posto speciale nel cuore dei tifosi, che gli hanno dedicato un fan club. Il legame con il club, speciale come quello con la città, tanto che ha aiutato le persone in occasione dell’alluvione del 2014: “Sono sceso in strada per salvare la sede del club. Non ho fatto niente di speciale. Nel momento del pericolo poche parole, molti fatti. Anche i miei compagni hanno spalato il fango”. Un semplice gesto che vale tanto. Una scelta fatta con il cuore, come quella di giocare con la Virtus Entella. Con la stessa maglia, per il 14esimo anno consecutivo. Paroni si prepara a scrivere nuovi capitoli.
A cura di Giusy Citera