Pascali bacia l’Empoli: “Non male il sistema scouting”
In campo è una certezza, fuori dal campo si sta ritagliando un ruolo importante. Dal Parma al Kilmarnock, fino al Sangiuliano, con i mezzo tante parentesi. La carriera del quarantenne Manuel Pascali assomiglia alla storia di un viaggiatore con l’eterno amore per il pallone. Ogni settimana si mette alla prova anche in un altro ruolo: il commentatore tecnico.
Di smettere al momento non se ne parla. Padre e marito, giocatore e telecronista, non è più un ragazzino ma uomo che utilizza spesso i social e sa come farlo, in modo divertente e diligente. Durante il match disputato a San Siro tra Milan e Napoli ha pubblicato una storia dove elogia Empoli e la sua rete di osservatori. Sul suo profilo Instagram ha scritto: “Non male il sistema scouting dell’Empoli” nominando i vari giocatori in campo passati per il comune toscano.
Empoli, la casa del talento
Da una parte Ismael Bennacer e Rade Krunic. Dall’altra invece Giovanni Di Lorenzo, Mario Rui e Piotr Zielinski. Per non parlare di uno dei migliori allenatori europei, Luciano Spalletti. Sembra una rimpatriata organizzata a Monteboro, ma è il quarto di finale di Champions League andato in scena a San Siro tra Milan e Napoli. Segnale della bontà del lavoro dell’Empoli, che manda ai piani alti dell’Europa alcuni pezzi scovati e lanciati al Castellani. Tra questi qualcuno giocherà sicuramente anche la semifinale.
Nella storia molti giocatori sono stati lanciati dal settore giovanile azzuro. Due sono tra gli eroi del mondiale del 2006 Luca Toni ed Alberto Gilardino, il terzo è Bruno Chizzo, pure lui campione del mondo con l’Italia di Pozzo nel 1938. Il talento veste Empoli, Pascali se ne è accorto e come al solito ha applaudito.