Quella di Pasciuti, centrocampista della Carrarese, è una di quelle storie che assume i tratti della favola. Una storia che racconta ed esprime la magia del calcio. Un cammino fatto di sacrifici e impegno. Tante le sfumature che colorano la sua carriera. Carrara e Carpi le sue due case. Da giovane dovette acquistare il suo cartellino per poter giocare. Poi l’esperienza nel mondo del dilettantismo. L’inizio di una scalata che, anno dopo anno, lo porterà fino alla Serie A, stabilendo anche un particolare record. Ora il presente è la Serie C a Carrara. Già, Carrara, la città di cui è figlio. Un cerchio che si chiude e che al suo interno contiene una storia di vita. Quella di Lorenzo Pasciuti.
L’esordio in C con la Massese, la Primavera nell’Albinoleffe e il campionato di D vinto a Biella. In un attimo tutto svanisce. La Biellese fallisce e la Massese va in Eccellenza. Pasciuti va in ritiro con la Cremonese ma “nessuno vuole spendere 26mila euro per il mio cartellino”, raccontò in un’intervista a La Repubblica. E così decise di comprarselo, grazie anche ai risparmi del suocero poliziotto. Poi l’avventura a Pisa in D. Ma nel dicembre del 2009 rescinde e va al Carpi. A convincerlo fu Giuntoli. Dai bassifondi della classifica, la squadra arriva seconda e, dopo i playoff, viene ripescata in C2. L’inizio della scalata.
“Alcuni dicevano che non potevo giocare in C2 e poi ho vinto il campionato. Altri dicevano che non potevo giocare in C1 e anche lì ho vinto. Altri ancora dicevano che la B era troppo per me, e ho vinto anche quella”, spiegò Pasciuti ai microfoni di Sky Sport. Parole che sanno di rivincita. Parole in cui si raccolgono anni di sacrifici e lavoro. Lorenzo è uno dei simboli e dei volti della favola Carpi. Della magica scalata che partì dalla Serie D per arrivare fino alla massima categoria, la sognata A. E in questo cammino arriva anche uno storico record. Il protagonista? Sempre lui, Lorenzo Pasciuti. 9 gennaio 2016. È il minuto 26 del primo tempo di Carpi-Udinese. Cross di Bianco, Pasciuti stacca più in alto di tutti. Primo gol in Serie A. Un gol che sa di storia. Un gol che vale la storia. Pasciuti diventa il primo giocatore italiano ad aver segnato in tutte le categorie dalla Serie D alla Serie A con la stessa maglia.
2009-2019. Dopo 10 anni Pasciuti lascia Carpi. E lo fa per approdare nell’altra sua casa. Nella squadra della città di cui Pasciuti è figlio: la Carrarese. La stessa di Buffon e Bernardeschi. Un cerchio che si chiude. Lorenzo veste la maglia della società per cui tifava da bambino. Dagli spalti come tifoso a protagonista in campo. Pasciuti e la Carrarese. Una responsabilità in più. Rappresentare non solo una squadra, ma un’intera città. La sua. Nell’ultima giornata contro il Pontedera è arrivata la prima rete stagionale. Il primo dei due gol con cui la sua Carrarese ha conquistato i tre punti. E chissà che anche con questi colori non possa coltivare il sogno di ripetere, almeno in parte, quanto ha fatto con il Carpi. Il futuro di Pasciuti, il figlio di Carrara, è ancora tutto da scrivere.
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