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La grande sfida dell’ex: Pasquato ritrova la Juventus con il suo Trento

Pasquato Trento

Ci sono partite che vivono di momenti, di sentimenti e sensazioni che possono travolgere la prestazione di un giocatore: Pasquato domenica affronterà la Juventus da ex calciatore. Non sarà una rivincita, ha detto apertamente che ricordando il suo passato in bianconero prova soltanto gioia (qui intervista completa): “Ho sempre vissuto tutto come un privilegio e qualcosa di magico. Quella maglia mi ha sempre trasmesso sensazioni fantastiche che porto ancora nel cuore“.

Se la Juventus U23 fosse esistita prima…

“Ho paura di lasciare al mondo soltanto denaro. Che il mio nome scompaia tra quelli di tutti gli altri. Ma c’ho solo vent’anni e già chiedo perdono per gli sbagli che ho commesso” – cantano i Maneskin in una delle loro canzoni. La storia di Pasquato si può leggere tra le righe. Ha detto apertamente che se fosse rimasto nella Juve di Conte la sua carriera sarebbe cambiata. Ma a venti anni le porte sembrano tutte socchiuse e spesso si prendono decisioni veloci per non farle chiudere.

La Juventus U23 è un progetto nato per curare il talento, obiettivo che prevale rispetto al semplice raggiungimento di un titolo. Il valore che precede il “campionismo”. Una cosa contraddittoria pensando alla storia bianconera e al contesto in cui si trovava Pasquato, in cui era importante emergere, ma anche prevalere sulle altre squadre e la situazione di certo non era delle migliori prima del decennio che ha dato inizio al monopolio dei campionati. Il fantasista del Trento decise di andare in prestito, lontano dai riflettori bianconeri. Oggi tanti giocatori che non riescono ad avere minutaggio con la prima squadra hanno la possibilità di far notare il loro talento in Under 23, è il caso di Soulé o di De Winter.

Quella volta che segnò sei gol, proprio contro i giovani

Nella tradizionale amichevole di Villar Perosa, in cui la Juventus gioca ogni estate contro una selezione di giovani bianconeri, Pasquato diede vita ad un vero e proprio show. Claudio Ranieri in quel lontano 2008 schierò tutte le “seconde linee” in ottica preliminare di Champions League contro l’Artmedia Bratislava. Il giovanissimo trequartista si mise in mostra segnando addirittura sei gol, nel 8 a 0 finale di quel pomeriggio.

Giocò insieme a Trezeguet in attacco e nei “rivali” in porta a raccogliere i suoi tiri c’era Pinsoglio. Mentre l’attaccante della giovane formazione bianconera avversaria era Ciro Immobile.

Verso la partita

Il Trento, da neopromossa, sta disputando un buon campionato. Si trova al decimo posto in classifica in piena lotta per i playoff a soltanto un punto dalla Juventus, che è la squadra con il valore economico più alto della Serie C (stima Transfermarkt). La sconfitta in casa contro il Seregno ha interrotto un buon momento di quattro risultati utili consecutivi, in cui sono emerse le prestazioni di Pasquato.

Il trequartista è un giocatore che ha bisogno di essere nel vivo del gioco, non può permettersi momenti piatti. Intorno alle sue giocate nascono i gol. Il duello a distanza con i giovani ragazzi della Juventus può essere il vero mis match della partita. Nella prossima gara sarà molto importante fare vincere la razione e non il cuore, ma il fantasista lo sa bene, come dimostra il suo passato al Torino. Un professionista che ha fatto di tutto per riprendersi la maglia che ha indossato il giorno che subentrò a Del Piero, anche scelte complicate. Nessuno meglio di Pasquato sa cosa significa giocare per la Vecchia Signora e il suo contributo potrebbe rivelarsi fondamentale per (ri)conquistare Vinovo.

A cura di Antonio Salomone