È il fine settimana del derby della Mole, la stracittadina più sentita nel Piemonte con Juventus e Torino che si sfidano in quella che è molto più di una semplice partita. Tanti i volti illustri passati per entrambe le squadre, con anche Cristian Pasquato che ha vissuto la rivalità pur non avendo mai giocato la partita. L’attuale calciatore del Trento ha vestito in passato sia la maglia bianconera che quella granata, per quella che per lui non è una partita come le altre.
Quello tra Pasquato e la Juventus è un amore durato 14 anni. Anche se il bianconero lo ha vestito solo una volta in partita ufficiale, si può dire che abbia passato gran parte della propria carriera sotto l’occhio della Juventus. Un occhio vigile e mai troppo pressante, con la squadra che ha sempre creduto in lui. Tanti prestiti in giro per l’Italia, dove si è messo in mostra e con un addio che prima o poi sarebbe dovuto arrivare.
Lo fa per metà stagione, ma Pasquato arriva a vestire anche i colori del Torino. Un granata con cui gioca in Serie B, raggiungendo la storica promozione in Serie A. 3 presenze, 1 gol e 1 assist con bei ricordi per lui di quella stagione. In un’intervista disse riguardo a quell’esperienza: “Fu un rischio che non ha ripagato. Non ha influito, penso, il fatto di essere della Juventus: erano scelte tecniche. Ho giocato solo tre partite, ma alla prima contro il Gubbio in casa feci gol dopo un minuto dal mio ingresso in campo. Venni sommerso dai fischi della Curva Maratona. Quando segnai, la tribuna applaudì, gli atri no. Era stata una sensazione stranissima. Direi anche bella. Ho fatto qualcosa di folle. Se me l’aspettavo? Sì, ma quando sono entrato in campo non ho sentito più nulla. Avevo scelto il Toro per la mia carriera, si trattava di giocare una B ambiziosa, non sono stato a pensare al derby o ai colori. Per me è stata una decisione giusta, come giusta poteva essere la scelta dei tifosi di fischiarmi. Purtroppo non mi sono messo in mostra molto ma ho fatto il massimo e nessuno può dirmi nulla. Mi è spiaciuto, speravo andasse in maniera diversa”.
Al momento è fermo per infortunio, ma scalpita per il ritorno in campo. La voglia di giocare è tanta, ma per ora può solo guardare da lontano. Uno spettatore che non è abituato ad esserlo, ma che dovrà inevitabilmente. Una buona occasione per poter assistere alle sue due ex squadre darsi battaglia in uno dei derby più infuocati del calcio italiano (tra i convocati anche un giocatore della Next Gen), da quella che ora è casa sua: Trento. Tutto è pronto, per una sfida che dirà tanto sulla stagione.
A cura di Giuseppe Federici
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