Dalla Serie A con Del Piero alla C: chi è Pasquato, il 10 del Trento
Non è un azzardo dire che Cristian Pasquato ha “trovato casa“. Non lo è perchè lui, a Trento, ci sta benissimo. Carisma, personalità, voglia di incidere. 33 anni: sembrava ieri che dava i primi calci ad un pallone ed esordiva nel 2008 con la maglia della Juventus, al posto di un certo Alessandro Del Piero. Di anni, ne sono passati, di cose ne sono cambiate. Tranne una: la sua passione e la sua voglia di essere decisivo. E non è un caso se nella ripresa del club giallonero, c’è la sua firma. 7 punti nelle ultime 3 gare e 3 gol che portano il suo nome. Leggi Trento e dici Pasquato. La svolta che parte dal numero 10.
L’esordio in A, l’idolo Del Piero e un lungo cammino: la carriera di Pasquato
Tanti sorrisi ma anche parecchie delusioni. Ma lui, il sorriso, non lo ha mai perso. Nemmeno quando ha dovuto accettare la “retrocessione” in Serie D. Tante maglie diverse, ma una luce in fondo al tunnel dei ricordi: l’esordio in Serie A negli ultimi minuti di un Juventus-Catania. La lavagnetta che si accende di verde, il suo numero a scacciare i fantasmi e regalargli il ricordo più bello di sempre. Proprio al posto dell’idolo di sempre, quel Del Piero che è stato sempre sua guida “spirituale”. Dopo le esperienze con Empoli, Triestina e Lecce, Torino lo richiama. Ma questa volta sponda granata.
Sotto la “Mole” Pasquato gioca poco, ma la squadra ottiene il 2° posto in Serie B e raggiunge una fantastica promozione in A. Poi Bologna e di nuovo la Serie B con la maglia del Padova. Un bottino mica male. Forse una delle sue migliori stagioni: 39 presenze, 8 reti e 5 assist in bacheca. Fermo in un solo posto? Mai nella vita. Un po’ di esperienza, poi arriva quel momento in cui devi cambiare aria. Così, da sempre, va il vissuto di Pasquato. Pescara la sua destinazione successiva, sempre in B. 51 presenze in due anni con la brevissima parentesi al Livorno. Altro giro altra corsa. Ecco il Legia Varsavia. In Polonia vince Coppa Nazionale e campionato. Il fantasista si fa apprezzare, come sempre. Ma allo scadere del contratto non rinnova.
La “retrocessione” in D e la nuova vita da leader a Trento
Il futuro? In Serie D. Perché non importa dove, purché ci sia un pallone che rotola. Passione, in una sola parola. Destinazione Campodarsego. 13 presenze, 4 gol e 3 assist e il ritorno immediato tra i professionisti. Firma con il Trento. E diventerà la sua seconda casa. Prima il gol decisivo ai playout per la salvezza contro la Giana Erminio, poi l’inizio di un nuovo capitolo, in questa stagione. I gialloneri partono male, ma poi il numero 10 si carica la squadra sulle spalle. Ben 3 reti nelle ultime 3 partite della stagione.
Uno di questi contro la Juventus Next Gen. Contro quelli che erano, sono e saranno (in fondo) sempre i “suoi” colori. Quest’anno 12 presenze, 4 gol e 1 assist per il 33enne nato a Padova. Passato, presente e futuro. Pasquato sa dove è stato, dove vuole stare e dove, ancora, starà. Trento, il suo nuovo (unico) posto nel mondo.
A cura di Manuele Nasca