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Massimo Pavanel, il mediano che doveva studiare: chi è l’allenatore che potrebbe andare al Renate

Credits Martina Cutrona

Sono stato un mediano che si è barcamenato undici anni in C2 e uno in C1”, ha raccontato in un’intervista del 2019 Massimo Pavanel. Nato nel 1967 a Portogruaro, la sua carriera inizia al Sandonà nel campionato Interregionale, per poi diventare un protagonista negli anni novanta del campionato di serie C2 con le maglie tra le altre di Forlì, Centese, Ravenna, Fiorenzuola, Monopoli e Triestina. Proprio con la Triestina, nella stagione 95/96, sfiora la clamorosa promozione in C1 raggiungendo il quarto posto nel girone B.

Dopo le esperienze con la Turris, il Mestre e il Padova, chiude la sua carriera nel 2001 in serie D all’Itala San Marco. Senza rimpianti, con la consapevolezza di aver ottenuto il massimo nella sua carriera da calciatore, senza avere vergogna nel dirlo. Anzi uno ne ha: non aver conseguito la laurea in Economia Aziendale che avrebbe fatto felice i suoi genitori. Da allenatore poi tante squadre. Una vita in C, fino al possibile approdo al Renate (leggi qui)

Pavanel, dal campo alla panchina

Per questo motivo ha sempre ripetuto ai ragazzi che ha allenato di crearsi un’alternativa oltre il calcio, di studiare. Soprattutto nel suo inizio di carriera in panchina nelle categorie minori e nelle giovanili è stato un allenatore che ha quasi pensato più al futuro dei suoi calciatori che alle prestazioni sul campo. Dopo aver guidato, nella sua prima esperienza del 2004, la Sanvitese in Serie D e successivamente l’ISM Gradisca e il Monfalcone in Eccellenza e una breve esperienza con il Pordenone, accetta di guidare la Triestina Under 19. Squadra in cui ricoprirà anche il ruolo di allenatore ad interim e vice allenatore di Giuseppe Galderisi e Gian Cesare Discepoli nella stagione 2011-12. Nell’estate 2012 approda all’Hellas Verona guidando prima l’Under 17 e successivamente l’Under 19, rimanendo cinque stagioni con un bilancio più che positivo e la crescita di tanti ragazzi.

pavanel

Dall’impresa di Arezzo ai ritorni a Trieste

Nel campionato 2017-2018 Massimo Pavanel subentra dalla quinta giornata a Claudio Bellucci sulla panchina dell’Arezzo, che milita in Lega Pro girone C con ben 13 punti di penalizzazione. Per conquistare la salvezza ci vuole una vera e propria impresa, la quale riesce grazie anche ai gol di capitan Davide Moscardelli che permettono all’Arezzo di chiudere la stagione al sedicesimo posto con 39 punti. Stagione straordinaria quella per la squadra toscana, che senza penalizzazione avrebbe partecipato addirittura ai play-off. Proprio quell’impresa permette a Pavanel di imporsi tra i professionisti e nel maggio del 2018 diventa l’allenatore della Triestina, con cui sfiora subito la promozione in serie B trascinato dai gol di Pablo Granoche. L’avventura con i friulani si interrompe in maniera improvvisa nella stagione 2019-20 quando viene esonerato dopo cinque partite.

La sua carriera da allenatore prosegue con la Feralpisalò nella stagione 2020-21, proponendo come sempre un calcio offensivo e confermandosi come uno degli allenatori più esperti e navigati della serie C, portando la squadra fino ai playoff nazionali di Lega Pro. Nella stagione successiva, nonostante l’apparente ottimo rendimento, viene esonerato dal Padova ma anche in questo caso resta per poco senza panchina. Nella stagione 2022-23 viene richiamato infatti a risollevare le sorti di un club che gli sta particolarmente a cuore: la Triestina, squadra in cui ha giocato e che ha allenato, dalle giovanili fini alla prima squadra.

Il cambio di guida tecnica da Bonatti a Pavanel non sortisce però gli effetti sperati e a fine gennaio 2023 l’allenatore decide di dare le dimissioni dopo la sconfitta contro il Trento. “Continuerò a tifare e amare la Triestina”, con queste parole ha salutato la piazza che tante soddisfazioni gli ha dato in carriera. Ora è pronto a tornare in gioco su un’altra panchina, con la stessa umiltà, idee e abnegazione di sempre. Il Renate punta su di lui.

A cura di Alessio Navarini