Costruire un percorso per i giovani è importante e molte squadre come la Juventus Next Generation lo sanno bene. In quest’ottica la Serie C può essere il campionato per formare i campioni di domani. Una della squadre che da tempo ha la nomea di essere un parco per i giovani è il Sassuolo, che negli anni ha sfornato talenti su talenti. Uno degli esempi più recenti è sicuramente Gianluca Scamacca, ora al West Ham e sulla scia dell’attaccante della nazionale si posiziona anche un giovane classe 2000, scuola neroverde ora in prestito alla Reggiana. Jacopo Pellegrini, ex Gubbio e Pordenone, ha disputato venticinque partite con i granata dove ha fornito 9 reti e 4 assist.
Il giovane prospetto, ha fiuto per i gol e dimostra di essere in grado di giocare per la squadra, dettaglio di non poco conto che si sposa perfettamente con l’idea di gioco di Diana. L’allenatore ha sempre reputato fondamentale la fase di pressing per tenere stretti i reparti e complicare le giocate avversarie. Pellegrini rispetta sicuramente con questo ideale di gioco. L’arma in più che Diana ha dalla propria parte per far emergere la forza offensiva della squadra è Montalto, compagno di reparto di Pellegrini. I due, seppur non sempre vengano schierati insieme dal primo minuto, hanno una media reti degna di essere una delle più prolifiche del Girone B di Serie C: 18 gol in due. La tecnica di Pellegrini si sposa con la velocità di Montalto regalando ottime prestazioni e complicando la vita alle difese avversarie.
Minuto 67′. Dentro Pellegrini e fuori Montalto. Diana sceglie la freschezza del giovane per scardinare la difesa ermetica della Recanatese. Ha bisogno di meno staticità davanti e il classe 2000 risponde presente. Una partita bloccata difficile e destinata a finire 0-0. Poi l’episodio. L’arbitro indica il dischetto e i granata hanno la possibilità di sbloccarla. Nonostante in campo ci sia esperienza da vendere il pallone se lo prende proprio Pellegrini. Personalità per un pallone ‘pesante’ e non solo per la pioggia che si è abbattuta nelle Marche. Carattere e zero paura. Freddezza glaciale e gol. Istantanee di una rete importante quanto decisiva. Da Recanati fino alla sfida da ex contro il Gubbio, è sempre lui a sbloccare il match dopo appena 6′ con un destro a incrociare e indirizzare la sfida a favore dei granata. Senza Montalto in questo periofo sta trascinando la squadra con gol pesanti.
Cresciuto nel settore giovanile della Reggiana prima di passare al Sassuolo, Jacopo Pellegrini è una delle note liete del calcio italiano che ora milita in Serie C. Il classe 2000 ha già un passato nelle massime competizioni italiane dove, seppur per pochi minuti, è rientrato tra le scelte di De Zerbi, come nelle gare contro Perugia e Spezia in Coppa Italia nella stagione 2019/2020 dove, ha disputato i suoi primi minuti di calcio professionistico.
In un’intervista rilasciata ai microfoni di Sassuolonews.net nel marzo del 2021, lo stesso Pellegrini si è raccontato, parlando dello stesso De Zerbi, uno dei più propositivi allenatori italiani, ora sulla panchina del Brighton: “De Zerbi è un allenatore fortissimo, ne parlano tutti per le qualità che ha. Vuole un calcio propositivo che è molto bello da vedere ed è funzionale, secondo me, a una squadra come il Sassuolo. È un grande allenatore e secondo me farà una carriera fantastica. Con i giovani si comportava bene, voleva tanto da noi come da tutti gli altri”.
Tra i temi toccati, nel corso di questa intervista, c’è stato anche quello dell’esordio in prima squadra. Un momento racchiuso nella memoria di qualsiasi calciatore: “Sono state emozioni molto forti. Non me l’aspettavo perché mi allenavo in prima squadra ma entrare in una partita è sempre qualcosa di emozionante. Sono stato buttato dentro con il risultato sfavorevole ed è stata un’emozione fantastica”. E poi il futuro: “Dove ti vedi tra un anno? E tra cinque anni?” ha risposto: “Spero di esser salito di categoria tra cinque anni. Ora però non penso a dove sarò l’anno prossimo, penso a lavorare ogni giorno per migliorare e per poter salire di categoria”.
Da questa intervista sono passati quasi due anni e nel corso di questo tempo Pellegrini è cresciuto e maturato. La sua avventura in Serie C sta dando i suoi frutti e chissà che un giorno non possa tornare nel club dove tutto è iniziato e dove ha avuto dalla sua un allenatore come De Zerbi che ha creduto in lui, nonostante la giovane età.
A cura di Giulia Loglisci
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