Dal passato con Bonaventura ad Augello, Perico riaccende le speranze in casa Giana Erminio
Un gol importante, quasi inaspettato, che cambia gli scenari di una partita. Per certi versi anche di un campionato. Quello segnato da Simone Perico contro la Feralpisalò non è semplicemente uno dei tanti, ma un lume di speranza in una stagione di tante ombre. E a tirare fuori dalle sabbie mobili la Giana Erminio ci ha pensato ancora una volta il ragazzo in maglia numero 2. Una storia iniziati 8 anni fa e che continua ad essere attraversata dalla stessa passione.
Dall’Atalanta con Bonaventura all’idolo Del Piero
La storia del bambino nato a Seriate non può che cominciare dalle giovanili nerazzurre. A Zingonia Simone cresce e con lui il suo amore per l’Atalanta. Una passione coltivata con estrema cura all’interno della società. La stessa che mettono nel cullare il talento dei giovani ragazzi. Il tifo atalantino però viene spesso condizionato da quello bianconero, la passione di suo padre. Che lui in parte condivide, grazie al suo idolo. I due passano parecchio tempo insieme a guardare le partite della Juve perché Simone è completamente attratto dalle giocate del numero 10, Alessandro Del Piero. Un ruolo completamente opposto al suo ma che gli tonerà utile in futuro. All’Atalanta fa tutta la trafila fino ad arrivare alla Primavera dove condivide campo e spogliatoio con un ragazze di belle speranze, Giacomo Bonaventura.
La Giana Erminio con Augello e l’università: scuola di vita
Per Simone arriva il momento di fare il salto in una prima squadra ed è costretto ad abbondare la maglia dell’Atalanta. Poggibonsi, Pro Sesto, Barletta e Ponte San Pietro. Diverse realtà in cui non riesce a trovare la sua dimensione. Cerca una nuova avventura che gli dia nuovi stimoli. La trova a Gorgonzola. Dove arriva dal Ponte San Pietro in compagnia di un giovane terzino sinistro 19enne, Tommaso Augello. La Giana in un colpo solo sistema la difesa e con il tempo sistemerà anche la squadra. Una piccolissima realtà della provincia di Milano arriva a giocarsi i playoff per andare in Serie B.
E in questa dimensione Simone Perico ha trovato la sua. E’ un vero e proprio pilastro della sua squadra (e che squadra). Da Paleari e Chiarello (ora in Serie B) a Bruno e Pinardi (che i tifosi del Modena ricorderanno sicuramente) senza dimenticare Tommaso Augello. Tante partite emozionanti, una su tutte. Anzi due. Quella con la Cremonese di Tesser vinta nel recupero grazie ad un suo gol. E l’altra fuori dal campo, tra i banchi dell’Università. Laurea in Economia e direzione d’impresa con una tesi sul modello Manchester United. Un traguardo che gli concede anche la possibilità di vestire la maglia della Nazionale. Alle Universiadi, dove arriva quinto e indossa la fascia di capitano.
Una carriera sempre al fianco della Giana Erminio a cui ha promesso amore, impegno e passione. Una storia che dura da 8 anni. Ieri, forse nel momento più difficile della sua squadra, ha trovato un gol che ha riportato entusiasmo e speranza a Gorgonzola. Un gol pesante per uno che ne ha sempre fatti, forse grazie agli insegnamenti indiretti di Del Piero. Contro un avversario difficile come la FeralpiSalò di Stefano Vecchi. Un gol che rimette in corsa la sua squadra. Di corsa, come ha sempre fatto lui. Avanti e indietro su quella fascia. Senza mai smettere di sognare. Senza mai smettere di credere che “nulla è impossibile.” La salvezza è l’obbiettivo e la Giana Erminio potrà sicuramente contare su Simone Perico.
A cura di Filippo De Gradi