L’Empoli e l’amore senza fine per il Pontedera, Perretta: “Un onore giocare qui”
L’intervista al capitano del Pontedera: tra Empoli, crescita personale e obiettivi del club.
Riservato. Se si dovesse associare un aggettivo alla persona di Gabriele Perretta, capitano del Pontedera, sarebbe questo. Misurato nelle risposte, così come in campo, anche se “lì c’è l’adrenalina, è normale che un giocatore si trasformi”, il classe 2000 si è raccontato ai microfoni di CDC Talk.
Nato e cresciuto a Pontedera e ora con la fascia sul braccio: “Quando ero ragazzino non me lo sarei mai aspettato. Per arrivare a questo punto si fanno dei sacrifici. Sono orgoglioso di giocare nella città in cui sono cresciuto, è un onore”.
“Cerco sempre di dare il meglio e tutto quello che ho per aiutare i compagni e raggiungere gli obiettivi della società e della città”, ha proseguito. Parte del club dalla stagione 2020/2021, Perretta ha raccolto fin qui 184 presenze diventando un punto fermo della società.
Un viaggio lungo 5 anni: “Il ricordo più bello? Difficile. Mi viene in mente l’anno in cui abbiamo raggiunto il record dei 60 punti. Ma anche il gol del 5-4 segnato contro l’Olbia all’ultimo minuto è stata un’emozione indescrivibile”.
Tra presente e passato
I primi passi li ha mossi nella Primavera dell’Empoli condividendo lo spogliatoio con Asllani, Ricci e Traorè: “Avevamo una bella squadra al tempo. A loro ho rubato poco (ride), rubato nel senso che ho cercato di capire come comportarmi in spogliatoio. Loro sono giocatori di un’altra categoria”.
Il capitano si è espresso anche sulla stagione corrente: “Quest’anno non siamo partiti con il piede giusto: ci sono stati degli infortuni e l’ambiente non era dei migliori. Ultimamente ci stiamo riprendendo e ci sono stati dei nuovi arrivi. Ora siamo fuori dalla zona play off ma stiamo continuando a lavorare. La strada per la salvezza è lunga e ci sono tante squadre attrezzate”.
Perretta: “Obiettivo? La salvezza. E il segreto…”
Ha proseguito: “L’obiettivo è la salvezza. E se le cose vanno bene si può fare sempre di più e meglio. Gli anni scorsi, infatti, siamo arrivati a play off”. Un gruppo compatto,“unito: ci sono tanti bei personaggi nello spogliatoio. Ci divertiamo assieme”.
“Un mix tra esperienza e giovani”, ecco svelato il segreto del Pontedera. “In questi 5 anni i giocatori over sono quelli che hanno aiutato in un primo momenti giovani che sono arrivati da squadre di Serie A per poi farli rendere in campo. Se vengono qui vuol dire che hanno qualità e spetta loro esprimersi”.