Perugia, Zauli: “Felice della pressione che c’è qui, giochiamo per vincere”
L’allenatore dei biancorossi dopo la vittoria interna con il Campobasso ha parlato, davanti alle telecamere di UmbriaTV, della gara e dei singoli.
Sembra essere tornato il sole in casa Perugia. I biancorossi di Lamberto Zauli stanno finalmente iniziando a ingranare come testimoniano i sette punti guadagnati negli ultimi tre turni di campionato.
Gli umbri stazionano all’undicesimo posto, a una sola lunghezza dalla zona playoff. Risultato che sembrava irraggiungibile dopo il deludente inizio di campionato che li aveva visti macinare solo 10 punti nelle prime 8 giornate.
La situazione è migliorata dopo l’arrivo di Zauli sulla panchina perugina. L’allenatore romano aveva iniziato con due sconfitte (contro Milan Futuro e Torres) salvo poi rifarsi ottenendo 9 punti nelle sei gare successive.
Con lui, il Perugia ha iniziato a offrire un gioco convincente che sta pian piano conquistando tifosi e gli addetti ai lavori. Infatti, grazie anche i recenti risultati positivi, i biancorossi sono ottavi per rendimento casalingo.
Zauli: “Sette punti in tre partite danno autostima. Sappiamo di non poter lottare con le prime”
Zauli ha innanzitutto presentato la situazione di classifica e parlato degli obiettivi da raggiungere: “Sette punti in tre partite danno autostima e ci fanno felici. Ora non ci vogliamo porre limiti, sappiamo di essere una squadra giovane e di non poter lottare con le prime, ma di sicuro vogliamo giocare sempre per vincere. Se il primo di Seghetti si può definire il gol della pazienza? È quello che mi piace, man mano che i minuti passano il palleggio ben fatto fa sì che gli avversari ci mettano meno aggressività, credo molto nel possesso palla“.
“Intendiamoci, quando si deve andare in velocità, bisogna farlo, ma se gli avversari sono schierati ci vuole pazienza. Al momento giusto devono arrivare le giocate dei singoli, come è accaduto oggi in occasione del primo gol. Diciamo che l’azione del primo gol esprime quello che vorrei vedere tante volte dalla mia squadra, deve diventare il nostro dna.”
Zauli: ” Siamo una squadra che sta crescendo. Abbiamo tanti giovani e giocatori più esperti per uscirne bene”
L’ex allenatore di Crotone e Juventus Next Gen ha poi proseguito complimentandosi con alcuni elementi della rosa: “Leo? Non abbiamo il vice Giraudo, in quel ruolo in Coppa avevo provato Bacchin. Leo è un ragazzo che conosco bene, lo avevo nella Juventus Under 23, poi a Crotone e ora l’ho ritrovato a Perugia, è un ragazzo molto serio e applicato, so bene cosa mi può dare e a lui mi affido volentieri. Farlo giocare in quel ruolo equivale a togliergli un tempo di gioco ma alla fine abbiamo avuto la spinta che serviva. A Perugia c’è pressione? Beh, io ne sono felicissimo credetemi. Perché alleno in una grande piazza dove l’adrenalina è tanta, ci sguazzo. Siamo una squadra e una società che stanno crescendo entrambe, abbiamo tanti giovani e giocatori più esperti per uscirne bene. Poi le partite vengono decise dagli episodi. Se è stata la migliore prova del mio Perugia? La migliore deve essere la prossima, diciamo che sono soddisfatto delle tre in casa con Ternana, Arezzo e Campobasso, tutte battagliate palla su palla. Ma ora dobbiamo andare a Pontedera a fare una partita ancora migliore, quello servirà se vogliamo uscire da lì con una vittoria. E sarà bello intanto andare a festeggiare il Natale con i nostri tifosi, soprattutto dopo una vittoria bella come questa”.
“Marconi? Ha fatto un’ottima partita per la squadra, ha qualità e fisico, il futuro è nelle sue mani e nei suoi piedi. Seghetti si era allenato non per tutta la settimana, eravamo indecisi se metterlo dall’inizio o farlo entrare. Bacchin? Rispetto agli altri trequartisti che abbiamo sa attaccare la profondità, lo abbiamo voluto vedere nel suo ruolo ed ha fatto una buonissima partita. Nel primo tempo abbiamo avuto due occasioni importantissime proprio con Bacchin e Leo, avrebbero potuto indirizzare verso un’altra partita. Siamo ad un punto dai playoff? Vero, ma per arrivarci sono serviti 7 punti in 3 partite dove si è lottato palla su palla, il percorso è lunghissimo e ora non è il caso di guardare la classifica. Bisogna piuttosto fare di tutto per arrivare al meglio su un campo difficile come il sintetico di Pontedera. Ora la squadra deve voler sognare…”.