Pescara, Baldini: “Mi dissero che dovevo stare zitto e che avevo rotto il c…”

Silvio Baldini, allenatore del Pescara (Credit_ Mucciante_Pescara) _ www.lacasadic.com
Le dichiarazioni
Il Pescara si prepara a tornare in campo per l’ultima giornata della regular season. Alla squadra guidata da Baldini basta un pareggio per assicurarsi matematicamente il quarto posto nel girone B di Serie C. Gli abruzzesi occupano attualmente la quarta posizione con 64 punti, tre in più rispetto all’Arezzo, diretto inseguitore.
Come di consueto alla vigilia del match, l’allenatore Baldini ha parlato in conferenza stampa, come riportato dai colleghi di Rete8, toccando diversi argomenti: dalla situazione di classifica alle condizioni degli infortunati.
“Non si sono allenati Dagasso, Cangiano e Merola ieri. Avevano dei fastidi ma sono tutte cose risolvibili“. Così l’esordio dell’allenatore.
“Stiamo però attenti e vediamo cosa mi dicono i dottori oggi. Non abbiano tanto tempo per recuperare visto che si è giocato mercoledì. Poi ci sono anche i 5 diffidati. Cangiano è sia acciaccato che diffidato: lui non porterà dall’inizio di sicuro“.
“Non ho mai visto la squadra allenarsi male”
L’allenatore prosegue: “Durante tutto l’anno non ho mai visto la squadra allenarsi male, anche alla vigilia della brutta figura di Sestri. A Legnago ho visto un segnale importante. Dopo il gol del pari subito ho visto una reazione soprattutto dai ragazzi della panchina che hanno incitato chi era in campo. Questo è fondamentale in vista dei play off. Domani ci basta un punto per essere quarti ma io non guardo a questo. E non voglio una partita per accontentarsi. Tutti i ragazzi sono d’accordo e non dobbiamo fare calcoli. Il quarto posto meritiamocelo sul campo”.
“Questi atteggiamenti visti dalla squadra a Legnago e in allenamento mi fanno essere fiducioso per i play off. Guardate Pineto Pescara: se Merola avesse segnato o se ci fosse stato il Var quella partita non la perdevamo mai. Eppure siamo stati giudicati per il risultato. A Legnago invece Merola con il suo talento ha fatto due bellissimi gol alla fine. Perché ci siamo staccati dalla vetta? Questione di testa e mi dispiace molto. Ce la potevamo giocare. Alberti? Ragazzo serio. Ora però non possiamo più aspettare nessuno, abbiamo i nostri meccanismi. Ci saranno partite in cui sarà molto utile, in allenamento fa gol bellissimi. Ma io devo prendere delle decisioni“.

“Mi sembrava una scusa da bambini”
Baldini commenta lo stato di salute della squadra: “Noi stiamo facendo bene con dei giocatori con determinate caratteristiche. Ma Thomas ci servirà. Però se giochiamo in 12 perdiamo 3-0 a tavolino. L’anno scorso sentivo che se Zeman stava male la squadra stava male. Queste cose non le capisco. Mi sembrava una scusa da bambini. Io a questo gruppo voglio un gran bene“. Per l’allenatore c’è spazio anche per un aneddoto: “Vi racconto una cosa: a Sestri sono entrato nello spogliatoio, ho detto delle cose in faccia a brutto muso. Potevo tornarmene a casa senza prendere lo stipendio per due mesi. Brosco ha detto: mister se lo fa la vengo a prendere io a casa sua. Un segnale così forte non lo avevo mai avuto in carriera. Merola ha detto che stiamo lavorando da tempo per i play off? Abbiamo inserito da tempo i vecchi carichi. Lo ho ripreso da Zeman“.
A conclusione l’allenatore si è concesso un paragone con la sua vecchia squadra: “Un paragone con il mio Palermo? Giocatori differenti. In Sicilia loro avevano già vinto tanto e avevano esperienza a certi livelli. La differenza è solo quella. Io vedendo il lavoro di Zeman restavo stupito dal punto di vista atletico. Faceva il doppio di quello che facevo io. Intensità alta ma serve una grossa base aerobica. E lo ho capito grazie a Zeman. I tifosi? Quando sono venuti a contestarci mi hanno detto a brutto muso che devo stare zitto e che avevo rotto il c… perché avevo promesso la B. Cosa volete che dica se mi hanno detto così? Premesso che non sto zitto e che non ho paura. Il calcio conosce solo il risultato e se si vuole solo quello sono la persona sbagliata“.