Quando di mestiere fai l’attaccante devi saper cogliere l’attimo ed esser decisivo nei momenti che contano. Lo sa bene Iacopo Cernigoi del Pescara. Con gli abruzzesi, da gennaio, non ha trovato spesso la via del gol, ma ha saputo farlo nel momento più complicato e importante della stagione. Una gara secca, come quella dei playoff, può davvero prendere pieghe inaspettate e contro la Carrarese il centravanti si è reso protagonista del passaggio di turno. La sua doppietta, in rimonta, ha permesso ai suoi di pareggiare e di continuare a cavalcare l’onda e sognare la promozione.
Un passato importante nelle giovanili del Milan, dove il suo allenatore era un certo Pippo Inzaghi. Non uno qualunque da cui apprendere i trucchi del mestiere. In più, qualche allenamento con la prima squadra per accrescere ulteriormente il suo bagaglio. La storia di Iacopo è fatta di gavetta, lavoro, sudore e sacrifici. La partenza dalla D, poi la B assaporata e ora tanta C, con la voglia di continuare a scalare la montagna per raggiungere la vetta.
Crescere nel Milan sicuramente non è un’esperienza che tutti hanno avuto la bravura e la fortuna di fare. Cernigoi ha avuto la possibilità di apprendere da un maestro come Pippo Inzaghi e di giocare al fianco di ragazzi come Petagna, Cristante e Calabria.
In questo è stato aiutato allenandosi in diverse occasioni con la prima squadra. Balotelli, Pazzini e l’amicizia con El Shaarawy (con cui tornava a casa finiti gli allenamenti). Quando hai questa possibilità quello che puoi fare è cercare di lavorare duro per imparare e rubare con gli occhi anche i piccoli segreti dei grandi campioni. Poi la stagione con la Primavera e l’amichevole contro il Caen con i grandi ad ottobre 2013. L’esordio con l’U19 ha un sapore speciale, soprattutto la particolarità di aver segnato una doppietta contro il Pescara. Una doppietta all’esordio con il Milan e quella ai playoff con la Carrarese, sempre con gli abruzzesi nel destino.
Nonostante a Pescara da gennaio non abbia trovato una certa continuità sotto porta, per Iacopo questa è la stagione dei record tra i professionisti. Dieci le reti messe a segno tra Seregno (sette) e Pescara appunto. Superato l’anno della Sambenedettese dove si era fermato a nove. Mentre per vedere la sua stagione più prolifica bisogna riavvolgere il nastro fino all’esperienza con la Virtus Verona. Un gol ogni due partite che tradotto in numeri significa 17 centri in 33 presenze, guadagnandosi la chiamata del Vicenza in B.
Tornando alla stagione attuale, non importa la quantità, ma l’importanza delle reti segnate. Le ultime due alla Carrarese hanno una valenza determinante. Il passaggio al secondo turno dei playoff e un entusiasmo ritrovato per affrontare le nuove sfide. Stasera, 4 maggio, arriva un altro banco di prova importante. All’Adriatico arriva il Gubbio e il Pescara si appoggia ai gol di Cernigoi per continuare la cavalcata verso la Serie B.
A cura di Simone Brianti
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