È il giorno di Alberto Colombo. Con una conferenza stampa, il presidente Daniele Sebastiani e il diesse Daniele Delli Carri hanno presentato il nuovo allenatore del Pescara. La trattativa tra Zeman e Colombo si è arenata subito, come ha spiegato il diesse: “La questione era chiusa, era solo questione di tempistiche perché avevamo chiuso già da tempo“. Scelta sostenuta in primis dal presidente: “Ho chiesto a Colombo di avere un po’ di pazienza, perché volevo condividere la scelta con gli altri che ci affiancheranno in società, ma personalmente avevo già preso questa scelta il 4 giugno. Lo abbiamo seguito quest’anno e gli anni passati, è il profilo giusto per Pescara. Volevo ringraziarlo per la pazienza, credo che abbia rifiutato anche qualcosa di importante per la sua carriera per aspettarci“.
L’ex allenatore del Monopoli ha firmato con il Pescara un contratto annuale con opzione di rinnovo. Le prime parole, dopo una grande stagione, vanno subito ai pugliesi. “Vorrei ringraziare chi ho lasciato, lo staff che mi ha supportato lo scorso anno e la squadra. Qui mi aspetta un compito complicato e stimolante, cercavo una squadra che potesse avere anche pressioni esterne, ed è inevitabile che Pescara le abbia perché abituata a altri palcoscenici. Se oggi ho motivi in più per avere sicurezza è anche grazie all’esperienza che ho alle spalle e che mi permette di gestire le pressioni. Ora parlerà il campo, non sono molto avvezzo a proclami, non voglio vendere parole che sappiano di fumo negli occhi. Conta la concretezza e come si raggiunge il risultato, l’obiettivo è mettere insieme queste due cose ma la cosa primaria è potermi misurare con l’importanza di questa squadra“.
“L’obiettivo è sempre fare il meglio del proprio lavoro, e lavorare non mi spaventa – ha continuato Colombo -. Prima di fare l’allenatore tra i pro sono stato 5 anni nei settori giovanili e quindi credo molto nei giovani. Dovremo trovare giocatori mentalizzati per questa categoria, perché la Serie C è un campionato duro. Impronterò la squadra con linea difensiva a 4 e centrocampo a 3, con la speranza di trovare giocatori offensivi di caratteristiche diverse da utilizzare in base alle partite e ai momenti delle partite. Avere idee ben chiare aiuterà nella scelta in fase di mercato. In una piazza delusa e distaccata penso che il primo passo lo debba compiere la parte tecnica. Bisogna fare risultato perché da fiducia, sta a noi far riavvicinare la gente“.
“Pescara si è iscritto regolarmente, non annuncio oggi i miei soci ma sono tranquillo e sereno che la società avrà un partner che rafforzerà la società”. Il presidente Sebastiani ha annunciato l’ingresso in società di un partner, ma in questo giorno speciale per il futuro, in campo, del club non ha voluto approfondire il discorso. C’è tempo solo per la squadra: “Che indirizzo ho dato al direttore? Quello di fare una buona squadra che sia un mix di giovani bravi e giocatori di esperienza. L’idea è comunque quella di rinnovare il più possibile, che significherà anche non ottenere subito i risultati. Veniamo da una fase stagnante e dobbiamo assolutamente cambiare qualcosa, cambiare facce e un po’ tutto. Il campo dirà se stiamo facendo bene, questa è una categoria non facile, proveremo a fare una squadra per essere protagonisti“.
Poi il presidente ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. “Io ho sempre lavorato per il bene del Pescara, non possiamo vedere lo stadio con solo 2mila persone. Bisogna lavorare tutti in un’unica direzione. Se questa società in 12 anni di mia gestione non ha avuto una virgola di problema non è che devo fare il clown in mezza alla strada per farmi piacere, io devo essere concreto e coerente e il resto non mi interessa. Io non devo stare lì a fare il lecchino a nessuno, faccio il mio, poi sono anni che dico ‘venisse qualcuno’ ma non c’è nessuno”. A giorni intanto partirà la campagna abbonamenti: “Cercheremo di riportare gente alla stadio. Stiamo collaborando anche con le scuole, vogliamo portare anche loro all’Adriatico, sappiamo quanto siano importanti i tifosi. La primavera? Verrà allenata da Ledian Memushaj, che smetterà di giocare“.
“Iacobucci? Non mi piaciuta una cosa che ho letto. Nessuno ha promesso a lui di stare a Pescara. È un giocatore che apprezziamo molto, ma dobbiamo prima capire che fine fa Sorrentino, che saremmo felici rimanesse. Non credo che Iacobucci possa fare il secondo da noi, per quanto è importante. Poi una cosa è certa: i soldi mancano, ma i giocatori ce ne sono quanti ne volete”.
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