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Pescara, contro il Foggia in semifinale come una gara di Serie A. Chi c’era l’ultima volta nelle gare sold out all’Adriatico

Pescara Calcio stadio

Credit: Pescara Calcio - Mucciante

È il giorno della verità, è la notte tanto attesa, è la partita più importante della stagione. Il 4-3-3 come dogma e la propensione offensiva di Zeman contro il 3-5-2 quadrato e cucito a su misura per la sua squadra di Rossi. La tecnica di Merola contro l’estro di Peralta, il fiuto del gol di Lescano confrontato a quello di Ogunseye, due attacchi tra i più prolifici della Lega Pro ancora l’uno contro l’altro. All’Adriatico è Pescara contro Foggia, in palio la finale playoff per sognare ancor più da vicino la Serie B. Trepidante attesa e adrenalina alle stelle per un vero e proprio big match che può valere una stagione. Un match dall’alta tensione emotiva a cui il pubblico abruzzese ha risposto più che presente come ai tempi della Serie A. È sold out all’Adriatico: 20 mila gli spettatori presenti. Numeri incredibili che da queste parti non si verificavano da 6 stagioni, quando il Pescara era chiamato ad affrontare squadre blasonate quali Inter e Juventus.

Pescara, l’ultimo sold out contro l’Inter di De Boer nel 2016

11 settembre 2016, l’ultima volta in cui l’Adriatico ribolle di passione risultando più che mai il dodicesimo uomo in campo: Pescara-Inter, 3^ giornata del campionato di Serie A. Gli abruzzesi, allora guidati da Oddo, fecero ritorno in massima serie a distanza di 3 anni e dopo aver giocato la prima in casa contro il Napoli ospitarono i nerazzurri. C’era il pubblico delle grandi occasioni, 20.088 gli spettatori. Dato che rappresenta il primato per il club. A quel match il Pescara vi arrivò sopra l‘Inter di De Boer, ferma ad un solo punto al contrario dei 4 dei biancazzurri.

pescara tifosi stadio

L’incredibile spinta dell’Adriatico non bastò al Delfino per evitare il ko, terminò infatti 1-2. Al vantaggio di Bahebeck, rispose Icardi con una doppietta nel giro di 13 minuti. Una squadra, quella abruzzese, che aveva vari giocatori importanti quali ad esempio Biraghi, Cristante, Aquilani, Caprari e Pepe. Anche un giovane Crescenzi faceva parte di quella rosa, attuale terzino sinistro del team di Zeman. Mentre Memushaj, oggi allenatore del Pescara Primavera guidava la mediana. Tanti i campioni invece tra le file dell’Inter, da Handanovic a Miranda, passando per i vari Perisic, Palacio, Icardi, Candreva e Banega.

Pescara, quasi in 20 mila contro la Juventus Campione d’Italia dei vari Higuain, Dybala e Chiellini

In quella stagione 2016/17 Massimo Oddo venne esonerato dopo 24 giornate e, ad esser chiamato al suo posto, fu proprio l’attuale allenatore del Pescara Zdenek Zeman. Il boemo salì in cattedra nel mese di febbraio, debuttando alla grande con un rotondo 5-0 inflitto al Genoa all’Adriatico. E sempre all’Adriatico, appena due mesi dopo, la squadra biancazzurra ebbe il caloroso sostegno del suo pubblico. 19.938 furono in tal caso le presenze fatte registrare in occasione di Pescara-Juventus. Quel 15 aprile 2017, gli abruzzesi ospitarono i bianconeri Campioni d’Italia, reduci da 5 campionati di fila vinti. Fu Zeman contro Allegri, con l’allenatore toscano vittorioso per 2-0 grazie alla doppietta di Higuain. Ancora un argentino, ancora una doppietta a decidere la contesa così come successo contro l’Inter. Una squadra, quella bianconera, con campioni del calibro di Mandzukic, Chiellini, Dybala, Barzagli, Marchisio e Pjanic, giusto per citarne qualcuno.

Tifosi Pescara

Zdenek Zeman disegnò il suo Pescara col solito 4-3-3, con Caprari e capitan Memushaj a supporto dell’unica punta Brugman. Muntari e Coulibaly a centrocampo e Coda e Campagnaro al centro della difesa a protezione di Fiorillo. In quell’anno poi, gli abruzzesi retrocessero in B piazzandosi in ultima posizione con 18 punti. Un epilogo amaro, che in quell’annata dunque coincise anche con due sconfitte su due quando venne fatto registrare il pubblico delle grandi occasioni. Ora, cinque anni dopo l’ultima volta, una affascinante e incredibile cornice di pubblico è pronta ancora a rispondere presente e a sostenere i colori biancazzurri come nei vecchi tempi della A. Sperando, l’epilogo sia diverso e con uno storico lieto fine. Non solo in occasione di questa semifinale contro il Foggia, ma anche in occasione di quel 18 giugno.