Il Pescara aggancia il Cesena al secondo posto in classifica nel girone B. Nel pesante 1-4 sul campo della Lucchese, la squadra di Zeman è stata trascinata dalla prestazione e i gol di Georgi Tunjov. Prima su rigore nei minuti di recupero del primo tempo, poi la doppietta al 53’ nel secondo. Adesso sono 5 in campionato per il centrocampista classe 2001, che non ne aveva mai segnati così tanti: “Ho fatto più gol in due mesi a Pescara che in tutta la mia carriera da professionista”. La cura Zeman, per Tunjov, è appena iniziata. Dal Mar Baltico della sua Estonia fino al Mar Adriatico di Pescara: una traversata lunga, piena di sacrifici e sogni ancora da realizzare.
In Italia arriva a 17 anni. Prima di accettare la chiamata della Spal, Georgi, dal 2009 al 2017 indosserà solo i colori della sua squadra di “casa”, il Trans Narva. Il club della città di Narva vanta un primato storico tra le società estoni: è l’unica squadra d’Estonia a non essere mai retrocessa dalla prima serie. Georgi vuole entrare a far parte di quella storia. Nel corso della sua permanenza al Narva, il classe 2001 rifiuterà alcune proposte di club internazionali. Il motivo? Vuole arrivare prima ad affermarsi nella sua città. Radici forti e senso di attaccamento. E allora tutta la trafila del settore giovanile con il club estone, giocando sempre da sotto età, e poi la prima partita a nemmeno 16 anni in Premium Liiga. Diventerà uno dei calciatori più giovani di tutta Europa ad aver esordito in un campionato professionistico.
Durante la stagione, però, Tunjov ha delle forti divergenze con l’allenatore della squadra, Kuzyaev. Così a fine anno il centrocampista lettone decide di rescindere il contratto che lo lega al Trans Narva. In quella estate, poi, arriva la chiamata della Spal che vuole portarlo in Italia. Riflessioni, sacrifici e 2457 chilometri che separano Narva e Ferrara. Casa sua o la possibilità di cerare un futuro altrove. Alla fine firma con il club emiliano. Viene aggregato dapprima in U17 e poi in primavera, nel giro di una sola stagione. Nel 2019 la Spal di Leonardo Semplici, allora in Serie A, è alle prese con l’emergenza infortuni. L’allenatore degli spallini, contro la Juventus, convoca in prima squadra proprio il talento estone. Georgi rimane tutta la partita in panchina, ma non dovrà aspettare molto perché il suo esordio in A arriva due giornate dopo all’Olimpico contro la Roma. Una parte del viaggio, da Narva a Ferrara, è stata già ripagata.
I primi gol in Lega Pro li trova con la Carrarese. Nella stagione 2021 con il club toscano trova 3 reti in 26 presenze. Complessivamente una buona stagione per il talento estone: l’anno dopo gli vale la B con la Spal, che lo aveva mandato in prestito per fare esperienza. Nell’ultima parentesi con gli spallini, però, fa tanta panchina. Poi arriva la chiamata di quest’estate del Pescara, destinazione che convince il classe 2001 soprattutto per la presenza di Zeman in panchina. L’allenatore ceco sa come si tratta un talento, soprattutto se ancora non del tutto espresso, come nel caso di Tunjov. Per adesso, il campo e i numeri parlano chiaro: “Ho segnato più gol in due mesi a Pescara che in tutta la mia carriera da professionista”. Queste le parole del classe 2001 dopo la doppietta contro la Lucchese. 5 gol in 6 presenze, capocannoniere del Pescara e, con lui in campo, i biancazzurri vincono sempre. Effetto Tunjov e cura Zeman: un connubio che sta dando i suoi frutti e che sembra essere solo all’inizio.
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