Guida ai playoff: la rinascita del Pescara e il sogno Serie B
Rinascita. Questa è la parola che racchiude tutta la stagione del Pescara. Dopo un avvio di campionato ricco di colpi di scena, l’addio di Zeman tra i vari, la squadra del presidente Sebastiani ha dimostrato di avere la grinta e la determinazione necessarie per strappare un pass per i playoff. Lavorando sodo e rimanendo concentrati sugli obiettivi, i biancazzurri hanno superato le difficoltà e hanno dimostrato il loro valore sul campo. L’inizio con Zeman, la fine con un allievo del Boemo per rimanere in tema: Cascione. Sarà l’ex storico capitano del club a guidare il Pescara nei playoff. Ci sono tante partite da disputare, ma sognare non costa nulla e la strada per la Serie B parte da martedì 7 maggio contro il Pontedera.
Pescara, “Ancora tu”
8 giugno 2023. Semifinale di ritorno dei playoff. Foggia-Pescara, Delio Rossi contro Zeman. Dopo due partite in assoluta parità sono i calci di rigore a eliminare i biancazzurri dai playoff facendo svanire il sogno Serie B. La delusione è tanta, così come la voglia di rivalsa. Così si riparte. Alla guida sempre il boemo. L’obiettivo? Sempre la Serie B. Siamo a settembre, la stagione di Serie C inizia e Zeman parte forte con i suoi ragazzi. Sei risultati utili consecutivi (5 vittorie e un pareggio), 19 punti raccolti e vetta del girone B. Nulla di nuovo per il Pescara che ha sempre occupato le parti alte della classifica. Poi arriva la prima sconfitta nel derby contro il Pineto, e lì iniziano le prime difficoltà. I ritmi non sono più quelli di prima e i risultati faticano ad arrivare. Fino a quando agli inizi di dicembre torna Zemanlandia. Tre vittorie di fila, 11 gol segnati e un posto nei playoff sempre più consolidato. Della serie “Ehi tu, ma non dovevamo vederci più“, e invece ancora tu.
La qualificazione nei playoff è sempre stata alla portata, fino a quando a dicembre cala il buio. Zeman viene ricoverato in seguito a un malore avuto durante l’allenamento e questo episodio segnerà senza dubbio la stagione dei biancazzurri. “Abbiamo sofferto l’addio di Zeman” – ha dichiarato Merola. Sì, certo. Perché nonostante il boemo abbia stretto i denti fino all’ultimo secondo, per i medici era meglio stare lontano dal campo così a febbraio arrivano le dimissioni. Fino a quel momento la squadra viene affidata a Bucaro, già nello staff di Zeman per garantire continuità, ma la scelta non ha portato i frutti sperati. I risultati sono altalenanti e la qualificazione ai playoff inizia a essere compromessa. Bisognava cambiare, e l’ambiente aveva bisogno di qualcuno che riportasse entusiasmo. E chi meglio di Cascione? Emmanuel, oltre a essere stato un punto fermo di Zeman, è stato anche il capitano del Pescara. Di quel Pescara targato Insigne, Immobile, Verratti tra i tanti. Sì. Lui è l’uomo giusto.
Da Zeman a Cascione. Dal maestro all’allievo per continuare a sognare
“Lui è unico e inimitabile, già da giocatore cercavo di capire determinate dinamiche. È un punto di riferimento ma non posso fare quello che fa lui, vado avanti per quello che so fare io ricordando anche cose di altri allenatori“. Le idee di Cascione sono chiare. Imitare Zeman sarebbe impossibile, ma lui lo conosce meglio di tutti, conosce l’ambiente e quello che la squadra può dare. E così da Pontedera inizia la sua avventura sulla panchina biancazzurra ed è subito vittoria. In sei giornate raccoglie 10 punti, e la vittoria all’ultima giornata gli garantisce la sesta posizione in classifica. Gli garantisce i playoff, e il caso vuole che la sua prossima avversaria sarà il Pontedera. Verrebbe da dire di nuovo “Ancora tu, ma non dovevamo vederci più”.