“Credo in te“, le parole che il d.s. Delli Carri ha rivolto a Lubomir Tupta in estate per convincerlo a trasferirsi al Pescara. Arrivato nelle ultime ore della sessione estiva di calciomercato, l’attaccante ex Hellas Verona sta diventando una pedina importante per Alberto Colombo. Da subentrato o da titolare, infatti, lo slovacco ha già collezionato 6 presenze condite da un gol e due assist in questo inizio di stagione. Nella rotonda vittoria del Delfino per 6-0 contro la Vis Pesaro in Coppa Italia Serie C, il classe 1998 ha trovato la prima gioia con la sua nuova maglia. Gol da rapinatore d’area per il centravanti che tutto solo nell’area di rigore della Vis Pesaro ribadisce in rete la respinta del portiere avversario. Rapace puro.
“Il mio più bel regalo per Natale è sempre stato un pallone o degli scarpini da calcio“, raccontava qualche anno fa Lubomir Tupta. Innamorato del pallone sin da piccolo, il classe 1998 cresce nel Tatran Presov in Slovacchia. La prima squadra che lo nota è il Liverpool. Il centravanti, infatti, dopo due provini viene preso dai Reds, salvo poi decidere di declinare l’offerta. Il motivo? La voglia di venire a giocare in Italia. Direzione Sicilia. 3 presenze con la Primavera del Catania prima del trasferimento all’Hellas Verona. 24 presenze e 11 reti nella prima stagione in gialloblù sotto la guida di Pavanel e con Casale come compagno di squadra. Nei primi anni in Veneto, Tupta viene chiamato spesso ad allenarsi con la prima squadra. Toni, Pazzini, Rafael Marquez e tanti campioni con il quale confrontarsi, emozioni uniche per un ragazzo venuto dalla Slovacchia con un unico obiettivo: giocare a calcio.
Toccare il cielo con un dito, chiedere a Tupta per informazioni. L’esordio tra i grandi arriva in Coppa Italia, contro il Pavia. Tupta-Toni-Jankovic il tridente titolare di quella formazione. Ricordi indelebili per un ragazzo che, ai tempi, aveva 17 anni. La prima in Serie A arriva qualche anno dopo contro l’Udinese. Fabio Pecchia decide di mandarlo in campo al posto di Daniele Verde. Il coronamento di un sogno. L’esordio da titolare arriva contro la Roma in una partita che, per forza di cose, resterà nella storia della Serie A.
I giallorossi perderanno quella partita 3-0 a tavolino al seguito dell’errore di un dirigente nella compilazione della lista. Amadou Diawara, nonostante fosse diventato un Over 22, non era iscirtto nella Lista dei 25 giocatori impiegabili in campionato. Una beffa, non per Tupta che ha potuto comunque assaporare ancora una volta il massimo torneo italiano. Wisla Cracvovia, Ascoli, Sion, Slovan Liberec e adesso Pescara le tappe della carriera del classe 1998. Il suo idolo è Ibrahimovic, il sogno giocarci insieme. Piedi per terra e voglia di segnare per il centravanti, pronto a diventare grande con la maglia del Delfino.
A cura di Fabio Basile
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