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Verratti, Di Francesco e la vittoria in finale: l’ultima volta del Pescara ai playoff di Serie C

Erano passati più di 10 anni da quando il Pescara non partecipava ai playoff di Serie C. Non un gran traguardo per una quadra che nell’ultimo periodo è stata Serie A e B, ma pur sempre un’occasione per tornare nella categoria che spetta ad una piazza del genere. Il pareggio contro l’Imolese all’ultima giornata ha condannato i biancoazzurri a prendere la strada più lunga passando per tutta la trafila fin dal primo turno. Ma alla squadra di Zauri poco importa, anche perché la storia è dalla loro parte e in Abruzzo ancora se la ricordano l’ultima volta che andarono ai playoff di Serie C. 

Il “Sindaco” Sansovini e DiFra in panchina: ad un passo dalla B diretta

Era la stagione 2009/2010 e nel girone B della Lega Pro Prima Divisione si era imposto il Portogruaro, la squadra di un paese di poco più di 24mila abitanti. Alle spalle di quel miracolo, c’era il Pescara, appena un punto dietro. La squadra aveva speso tanto per tutta la stagione con anche un cambio in panchina di mezzo: dal sei volte campione d’Italia Antonello Cuccureddu ad Eusebio Di Francesco. L’ex giocatore della Roma aveva una carriera di appena 6 mesi passati sempre in Abruzzo con il Virtus Lanciano. Un anno dopo da quell’esonero torna in panchina nella sua Pescara e da gennaio in poi li trascina fino ai playoff, con la promozione diretta solo sfiorata. 

Proprio per questo sforzo fisico e mentale, la piazza non era troppo fiduciosa. Se aveva tolto tutti i dubbi sull’allenatore, la palla passava ai giocatori. E in campo il più grande riferimento era sempre lui, il “Sindaco” Marco Sansovini. Tornato dopo un anno al Grosseto, ha dato quella scossa che serviva all’ambiente dopo il fallimento di marzo 2009 ed il salvataggio della categoria in extremis.  

Pescara, la finale dei playoff contro il Verona e il “folletto di Manoppello”

Se da una parte c’era il veterano, dall’altra stava venendo fuori un nuovo crack: Marco Verratti. Alla seconda stagione in assoluto tra i pro, il futuro campione europeo ha segnato anche un gol contro la capolista Portogruaro nella regular season. A 18 anni già tutta Pescara aveva capito che quel piccoletto uscito da Manoppello poteva fare strada. Anche Di Francesco lo sapeva ma non voleva caricarlo di troppe responsabilità. 

Il format dei playoff ai tempi era diverso: semifinale e finale sempre andata e ritorno. Al primo turno, il Pescara incontra la Reggiana che liquida con un 2-0 all’”Adriatico” dopo il pareggio del “Giglio”. In finale c’era l’Hellas Verona, una delle rivalità più sentite nelle zone di Pescara. Il 2-2 del “Bentegodi” tiene tutto aperto, e, al ritorno in terra abruzzese, a deciderla è Massimo Ganci che stende definitivamente i veneti. Dopo 3 anni ed un fallimento di mezzo, il Pescara torna in Serie B. 

Il percorso è più tortuoso per il Delfino di oggi. Ma lo spirito pescarese ha abituato il calcio italiano a grandi imprese ben più difficili. I problemi societari restano sempre fuori, in campo c’è solo la maglia biancazzurra.  

A cura di Filippo Rocchi

 

Redazione

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