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Pescara, Baldini: “Giuda andò all’inferno. Io non perdono quando mi tradiscono”

Silvio Baldini, allenatore del Pescara (Credit_ Mucciante_Pescara) _ www.lacasadic.com

Silvio Baldini, allenatore del Pescara (Credit_ Mucciante_Pescara) _ www.lacasadic.com

Giornata di vigilia per il Pescara che sabato 11 gennaio alle 17.30 se la vedrà contro il Rimini.

Momento non semplice per il Pescara che, contro il Rimini, va a caccia di una vittoria che manca da quattro turni. Due soli punti raccolti in questo periodo, che hanno portato gli abruzzesi al terzo posto a -3 dall’Entella capolista.

In sala stampa, sono arrivate le parole di Silvio Baldini: Per la formazione va aspettata la rifinitura. Ai ragazzi non posso dire nulla, ogni settimana si allenano al meglio. Questo è un momento in cui abbiamo delle difficoltà. Non dobbiamo spaventarci e dobbiamo cercare di rimanere attaccati al treno della promozione.

Dobbiamo continuare a lavorare con grande professionalità. Letizia? Lo valuterò, ma sarà difficile che possa essere utilizzato. Crialese ha uno stiramento, per lui stop di 15-20 giorni. Tutti gli altri sono a disposizione. Ho fatto questa riflessione con la squadra. Dopo la gara con il Milan inconsciamente abbiamo pensato di essere diventati bravi. E forse abbiamo smesso di sognare e sono venuti fuori i nostri limiti. Anche un grande campione se smette di sognare diventa un mediocre.

Tutte le persone se non sognano si fermano e io lo provo su me stesso. La sconfitta provoca amarezza e delusione ma serve cogliere le opportunità. In settimana siamo andati in spiaggia, poi abbiamo alleggerito il carico di lavoro diminuendo le doppie sedute. E voglio vedere con il Rimini se la squadra ha ancora la voglia di sognare”.

Baldini: “Non ce l’ho con i procuratori ma…”

E ancora: Servono le motivazioni giuste per ripartire. Sembra che io ce l’ho con i procuratori che cercano di vendere al meglio i loro giocatori, ma non è così. Poi però i giocatori non possono andare sotto la curva a battere forte la mano sul cuore e poi si cambia squadra. Qui a Pescara c’è magia. E se lo dico è perché sono come si sta qui. Se poi i procuratori dopo due partite non fatte bene ai giocatori propongono altro allora diventa difficile sognare.

Per fortuna i giocatori del Pescara sono moralmente splendidi. Se io provo a parlare al cuore dei giocatori e poi qualcuno mette dubbi diventa tutto complicato. Giuda quando morì andò all’inferno senza perdono. Ecco, io non perdono chi mi tradisce. E più traditori trovo e più non li perdono e li offendo. I procuratori prendono i soldi sia se vinci, sia se perdi. Le delusioni sono per noi. Ora isoliamoci e cerchiamo di lavorare al meglio. Poi il responsabile di tutto sono io“.

Pescara, l’attaccante Andrea Ferraris esulta dopo un gol/Credit: Massimo Mucciante

“Per me non contano i soldi, ma le emozioni”

Infine: Per vincere dobbiamo essere sempre al massimo, non siamo in grado di gestire. Per vincere dobbiamo sognare e io non mi arrenderò mai. A chi mi chiede perché non vinciamo più io rispondo che deve farsi i ca**i suoi. Abbiamo fatto un picco importante e ora ultimamente non siamo riusciti a risalire ma siamo calati. E secondo me per la testa, perché i test fisici sono migliorati. Se fossimo stati a +6 in classifica ero curioso di vedere se i procuratori proponevano altre situazioni ai loro assistiti.

Pellacani e Merola? Non faccio nomi. Non è colpa dei giocatori se il loro sogno è leggermente svanito. Per me non contano i soldi, ma contano le emozioni che ci fanno sentire belli e felici”.