Pescara, l’attesa è finita: dopo 19 anni riecco il derby col Teramo
Pescara-Teramo, il derby dell’Adriatico. E’ tra i maggiori eventi calcistici che interessano la regione abruzzese, uno dei big match della 13^ giornata del Girone B di Serie C. Le due squadre, fresche di un confronto in Coppa Italia dal quale il Teramo è uscito vincitore, hanno molto da dimostrare. Per il Pescara sarà importane lottare per mantenere la quarta posizione dopo Cesena, coscienti del fatto che un’altra sconfitta potrebbe anche far saltare la panchina di Auteri, nonostante le rassicurazioni del DS Matteassi; il Teramo andrà invece alla caccia della seconda vittoria consecutiva, la prima dal cambio di proprietà, per scacciare definitamente la crisi.
Pescara–Teramo: un’attesa lunga 19 anni
In campionato le due abruzzesi non si scontrano dalla stagione 2002-2003, quando entrambe partecipavano al Girone B della vecchia Serie C1. La sfida Pescara-Teramo infiammò la 4^ giornata di campionato con un pirotecnico 3-3. Gli ospiti, in vantaggio di due reti all’intervallo, si fecero recuperare dal Pescara che quell’anno, con Ivo Iaconi in panchina, raggiunse i 69 punti posizionandosi al primo posto con Avellino. Nei play-off riuscì a battere Sambenedettese e Martina salendo in Serie B, mentre il Teramo chiuse al quarto posto con 58 punti. Per Teramo, quell’anno, passò un giovane Simone Pepe che poi, guarda caso, terminò la sua carriera proprio a Pescara, ritirandosi dalle scene nel 2017.
Il Derby per ricominciare lasciandosi i problemi alle spalle
Venendo ai giorni nostri, le due squadre hanno qualche problema da risolvere. In comune hanno un media punti piuttosto bassa: in 16 partite, tra campionato e Coppa Italia, il Teramo è fermo a 1,44 e il Pescara lo supera di poco (1,63). Il percorso in campionato è palindromo: il Pescara ha ottenuto 5 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte mentre il Teramo, in quindicesima posizione, ha ottenuto 3 vittorie 5 pareggi e 5 sconfitte. Sono altre le somiglianze negative tra le due abruzzesi, ad esempio i gol subiti: 19 dal Pescara e 18 dal Teramo, anche se il primo è riuscito comunque ad andare a segno 20 volte, mentre il secondo solo 12. Il derby può quindi aiutare entrambe a ripartire, un’occasione ghiotta che non possono lasciarsi scappare.
Su cosa puntare? La qualità delle rose
Come ripartire? Sicuramente dalle proprie rose, folte di giocatori d’esperienza affiancati a giovani promesse. Il Pescara potrà sicuramente contare sul capocannoniere Franco Ferrari, in prestito fino a fine stagione dal Napoli. In gioco quasi sempre da subentrato, ha dimostrato il suo fiuto da punta centrale segnando 5 reti, più di 1 ogni 100’ giocati. Seguono a ruota Michael De Marchi, 3 reti e 3 assist, e Luca Clemenza, 3 reti all’attivo anche per l’ex Juventus. Nella sponda teramana è Manuele Malotti il più prolifico: sono 3 i gol dell’ala destra, super titolare impiegato per più di 1000 minuti da Guidi. Il miglior confezionatore di palle gol è invece Gabriele Bernardotto, punta centrale di professione travestito da assist man. Tanta la qualità in gioco, tante le motivazioni per fare bene per entrambe le squadre. Il derby sarà avvincente.
A cura di Lucia Arduini