Pescara-Torres: il primo esame
Esame. Fatica, sudore e tempo per farsi trovare pronti. La vita è fatta di prove. La loro importanza e quanto ti faranno crescere lo capiremo solo una volta affrontate. Lo stimolo è la consapevolezza di aver dato il massimo per arrivarci. A scuola, sul posto di lavoro e su un campo da calcio. Come testimonia la Torres di Greco. Una squadra capace di registrare record e regalare sorrisi ai propri tifosi fin dall’inizio del campionato. I risultati ottenuti sin qui sono il prodotto degli sforzi profusi da staff e giocatori. Precisi, affamati e determinati. Una preparazione ben congeniata in vista del primo vero esame: il Pescara di Zeman. Tattiche a confronto. Filosofie e concetti che si mescolano. L’arte dell’attaccare contro la disciplina del non subire. La frenesia che sbatte contro la calma e la lucidità. La freschezza e la spontaneità che incontrano l’esperienza. Pescara-Torres: il primo esame per continuare a sognare.
Torres, la prima della classe a “colloquio” col Pescara
Studiare, assimilare e cercare soluzioni. Sperare che la buona sorte sia al tuo fianco. Questione di tecniche e di vissuto. Gli esami sono ostacoli per tutti. A volte sembrano insormontabili, altre incutono solo l’apparente sensazione di non esserne all’altezza. Il bello del mettersi alla prova. Ruota tutto attorno all’approccio con cui ci si pone. Ciò che conta è il messaggio che ne ricaverai alla fine. Potrai superarlo come no, ma la soddisfazione e l’orgoglio della fatica profusa per arrivarci affievolirà la delusione. Così si presenta la Torres di Greco al suo primo vero esame in questa Serie C: il Pescara di Zeman. Allo stadio Adriatico si affronteranno i padroni di casa reduci da quattro risultati utili consecutivi e la prima della classe. Una sfida al vertice. Una Torres da record che si presenta in Abruzzo con un bottino di 23 punti in classifica e che non perde mai dall’inizio del campionato. Nonostante le quote alle quali cammina la squadra sarda non sembra essere in debito di ossigeno. I suoi giocatori corrono, sfoderano prestazioni esaltanti e non si fanno intimidire dalle inseguitrici. Tra le quali spicca proprio il Pescara del boemo. Che con la rotonda vittoria di Lucca e il contestuale pareggio del Cesena contro il Pineto si piazza al secondo posto parimerito proprio con i romagnoli. Quattro gol alla Lucchese che scacciano qualsiasi dubbio sul progetto dei biancazzurri. L’obiettivo è solo uno: la Serie B. E la Torres? I sardi non si pongono limiti. In fondo stanno costruendo un sogno. Perché interromperlo?
Zeman e Greco: la filosofia dell’attaccare contro la precisa scienza del difendersi
All’Adriatico sta già suonando la campanella che richiama all’ordine. Dopo dieci giornate utili per conoscere le realtà di questa nuova Lega Pro Pescara e Torres sono pronte a rispondere “presente” all’appello del primo esame. Non quello del giudizio finale, ma che potrebbe comunque delineare aspetti inespressi sin qui da entrambe le candidate. La prima parte è di stampo teorico. La filosofia classica del boemo: possesso palla, velocità, spinta sugli esterni e attaccare. Dall’altra il paradigma per cui “Prima difendi, osservi l’avversario e quindi attacchi”. Due scuole di pensiero agli antipodi. La fisica degli opposti che si attraggono. Che nel caso di specie è legge di propulsione verso l’alto. Zeman contro Greco è tutto questo. La costruzione della miglior difesa d’Europa alla prova dell’architetto del gol. La storia di un allenatore che fa della modernità la sua arma vincente. La doppietta di Tunjov al Porta Elisa la dimostrazione pratica. Mai meno di sette/otto giocatori nati dal 2000 in avanti in campo. Il credo di Zeman: giovani e spavaldi. Freschezza, gamba ed euforia di scendere in campo. Il Pescara che segna e vince. 18 gol sin qui che equivalgono al secondo miglior attacco del girone B. Dall’altra parte la matematica della Torres. La precisa scienza del difendersi. Solo 3 gol subiti e la geografia di un’Europa che non sarà mai così vicina alla Sardegna come oggi.
Pescara e Torres: tra tattica e ricerca di conferme
Antonelli, Dametto e Idda gli autori scoperti al Vanni Sanna. Personaggi di lungo corso nel professionismo. Fabriani sarà la particolarità richiesta dalla commissione dell’Adriatico. Zaccagno la risposta più ovvia. Poi sarà la volta delle materie pratiche. I candidati Zeman e Greco si affideranno agli attrezzi del mestiere. De Marco dirige, Da Gasso corre sulla sinistra e sfodera assist come fossero sciabole, Squizzato ispira e sprigiona freschezza, Tunjov fa tutto il resto. Innalzando il vessillo della gioventù. Sul fronte sardo la geometria del 3-4-2-1 è l’argomento a piacere che potrebbe salvare. A fronteggiare il dinamico centrocampo biancazzurro saranno l’esperto Zecca coadiuvato dalla gamba di Kujabi, la qualità di Cester e la propensione e i cross di Ruocco. Con l’intramontabile fantasia di Mastinu ad innescare la linea offensiva. Capitanata da uno Scotto a quota quattro gol e un Fischnaller insaziabile. Tattica: una filosofia. È sempre questione di idee. Le giovani ali di Zeman Accornero e Merola convoglieranno verso il centro dell’area rossoblù e scaricheranno a rete. Se qualcosa andasse storto il piano B sarà pronto ad attenderle: Cuppone. E lì si risiederà la prova finale. Pescara, il primo esame di una Torres alla ricerca della maturità.