Giorno di presentazioni in casa Pescara. Zdenek Zeman è il nuovo allenatore, dopo l’addio del club con Colombo e il terzo ritorno in panchina dell’allenatore boemo. Nel pomeriggio, dopo il primo allenamento, conferenza stampa per lui: queste le sue dichiarazioni.
Il primo a prendere la parola è il presidente del club Sebastiani: “Con il mister ci siamo incontrati, abbiamo parlato, abbiamo chiarito i nostri dissapori degli ultimi anni. La stima che ho nei suoi confronti non si discute. Ora parliamo di calcio”. Subito dopo tocca a Zeman: “Grazie a tutti. Torno volentieri a Pescara, perché per me, a parte i ricordi belli di tanti anni fa, Pescara è un bel posto dove si può lavorare bene. Qui si può fare calcio, durante l’anno ho avuto tante offerte, ma io voglio fare calcio dove si può fare. Avevo dato una parola d’onore, e io la parola la mantengo. Ho avuto diverse offerte, ma non mi andavano. Ritenevo che non si potesse fare calcio serio. Non volevo ripetere l’ultima brutta esperienza di Foggia. A parte l’ultimo avvenimento, dove ci sono rimasto male, Pescara mi piace e mi piacciono i pescaresi”.
Oggi, 27 febbraio, primo allenamento: “Prima volta con la squadra, volevo vedere le caratteristiche dei ragazzi e capire la loro voglia. La voglia me l’hanno fatta vedere, ma oggi era il primo giorno. Spero che la mantengano. Presidente? Non avevo dissapori con il presidente. Ci sono rimasto male per l’esonero. Rimanerci male è normale. Il girone C? Ci sono Catanzaro e Crotone che sono scappate via. Non ritengo il Crotone superiore al Pescara. Credo che se il Catanzaro è in testa a 76 punti e le altre no, la differenza ci sia. All’inizio del campionato, per lungo tempo, il Pescara sembrava attrezzato per giocarsi il secondo posto. Nelle ultime partite si vede che c’è stato qualche problema. Se questi problemi si risolvono, ce la possiamo giocare. Sono giovani, dobbiamo riuscire a giocare di gruppo“.
Sebastiani certo: “La squadra non è mai venuta meno. Chiaro che ci sono dei problemi, sono mancati i risultati. Questi problemi vanno analizzati e risolti il prima possibile, anche perché questa squadra ha tutte le caratteristiche per una squadra come Zeman. Conosciamo il suo gioco. Se avessimo avuto altri giocatori, chiamare Zeman sarebbe stato inutile. Adesso devono essere loro, insieme a noi, a riportare l’entusiasmo e la gente allo stadio. Se c’è stato qualcosa di bello è stato il riavvicinamento della gente, così come ho detto a Colombo, Pescara è una piazza diversa dalle altre, è una piazza dove puoi vincere anche un campionato, ma se non giochi bene ti fischiano. Mi dispiace per Colombo, alla fine paga il mister ma il suo ultimo atto ci mostra che siamo davanti a una persona per bene. A Zeman non ho chiesto assolutamente nulla. Abbiamo parlato una mezz’oretta insieme, poi siamo andati fuori, lui si è fumato una ventina di sigarette e siamo andati a mangiare fuori. Non ho chiesto nulla, solo di vedere il bel calcio. Il resto è una conseguenza, speriamo di vedere l’Adriatico pieno. Una riflessione la dovete fare anche voi. A partire dalla piazza, voi giornalisti. Perché se qui dopo tre partite che non vanno dite che dobbiamo cambiare tutto, vuol dire che c’è qualcosa che non va. Dove c’è più pressione, c’è più possibilità di correggere le cose in corso d’opera”.
Ancora l’allenatore boemo: “Dobbiamo cercare di arrivare nella migliore posizione possibile, e al momento la posizione migliore possibile è il terzo posto. L’anno scorso ho fatto i playoff dalla prima partita e si possono fare. A volte troppo riposo è negativo. Non vuol dire che voglio arrivare settimo però. Io vorrei arrivare terzo, per arrivare terzo c’è tanto da lavorare. Futuro? Io vorrei restare ma non dipende solo da me. Dipende da quello che facciamo, da come ci comportiamo e da quello che succede attorno allo squadra. A Foggia è finita male perché non andavo d’accordo con la società. Questa volta sono d’accordo con la società e vogliamo fare tutti bene, sappiamo che abbiamo materiale per fare bene. Poi se non facciamo bene è colpa mia. La squadra? Valutare è difficile per me. Oggi ho fatto una toccata e fuga per valutare più tecnicamente che fisicamente. Se stanno bene me lo devono far vedere“.
Sulla squadra, idee chiare da parte di Zeman: “Lescano e Vergani sono due attaccanti diversi. Bisogna vedere come sfruttarli e cosa farci girare attorno. Le valutazioni sono quelle, poi bisogna provare e riprovare. Rispetto all’anno buono a Pescara siamo in troppi buoni, per me sarà difficile scegliere. Merola per me è un ottimo giocatore. Ha fatto anche la nazionale, se ne parla bene. All’inizio dell’anno mi ha chiamato e mi ha chiesto se fosse meglio Cosenza o Pescara. Io gli ho detto Pescara, e ovviamente è andato a Cosenza. Il mio vecchio Pescara? Verratti da 10 anni è il miglior centrocampista in Francia. Immobile continua a far gol e Insigne ha fatto molto bene a Napoli, peccato si sia perso”. Presente anche il D.S. Delli Carri: “L’esonero di Colombo una sconfitta personale. L’arrivo di Zeman è stato ponderato“.
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