Pescara, Zeman: “Mi dispiace lasciare. Tra me e il club affetto e amicizia”
Nel giorno delle dimissioni, Zdenek Zeman ha affidato ai canali ufficiali del club le prime parole da quando le strade con il Pescara si sono separate: “Mi dispiace lasciare in questo momento, ma le vicissitudini personali hanno preso il sopravvento e mi costringono a questa scelta. Ero tornato a Pescara con tanto entusiasmo, spinto da un debito calcistico che volevo estinguere nei confronti di una piazza che mi ha fatto vivere emozioni importanti. Lo scorso anno ci siamo andati vicino e speravo sinceramente che quest’anno terminasse diversamente. Lascio i ragazzi a persone capaci e in grado di continuare il percorso sportivo“.
Zeman: “Tra me e il club resterà sempre affetto”
E ancora: “Sono sicuro che con la vicinanza delle gente sapranno fare bene. Ringrazio la società che mi è sempre stata vicino, tra noi resterà sempre un rapporto di affetto e amicizia costruito nel tempo e che spero ci faccia tornare presto a vivere altri momenti importanti“.
Un viaggio iniziato nel 2011
Pescara, 22 giugno 2011. Tutto parte da qui. Da quella scelta forse rischiosa ma efficace operata dal duo Delli Carri-Sebastiani: fuori Di Francesco dentro il boemo. È l’inizio di un’altra bella storia di Zemanlandia, principio di legame unico tra la gente e il suo calcio temerario. È, soprattutto, l’inizio della storia d’amore tra Zdenek Zeman e il tifo biancazzurro. Un colpo di fulmine scattato già dalla presentazione al porto del capoluogo abruzzese, che riportò la squadra a essere apprezzata e sostenuta dalla piazza. Risultato? Titolo di Serie B acquisito al termine dell’annata. Complice anche una cavalcata trionfale contraddistinta da numeri pazzeschi: 26 vittorie, miglior attacco con 90 gol, soli 5 pareggi e un giovane Ciro Immobile capocannoniere a quota 28 centri. Un parco divertimenti puro, tradotto nel concetto più virtuoso di squadra, che andò aldilà del mai rinnegato 4-3-3 (LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO).