Matteo Pessina, il figliol prodigo di Monza
Certi amori fanno giri immensi e poi ritornano. L’amore per la squadra della propria città è un richiamo forte per un ragazzo passionale come Matteo Pessina. Il giocatore, infatti, è tornato nel club che lo ha lanciato all’esordio dei brianzoli in Serie A. Questa è una delle tante trattative chiuse da Adriano Galliani, che come si sa trasforma i sogni in desideri. Il centrocampista quindi coronerà il sogno di giocare per la sua gente, da capitano, alla prima in massima serie. Indimenticabile quel campionato 2014-15 dove Pessina fece il suo esordio da professionista, aiutando i brianzoli a conquistare la salvezza in Lega Pro.
Pessina e il Monza nel cuore
La storia di Matteo Pessina rappresenta e incarna la voglia e la determinazione di un ragazzo che con le sue capacità ha raggiunto i massimi livelli. E’ il 2014. In Brianza sta per nascere una nuova stella. Pessina affronta con il Monza, la squadra della sua città, un difficile campionato di Lega Pro. Da neopromossa il club soffre molto un campionato di altissimo livello, ma nonostante ciò il centrocampista man mano prende le redini del regia della squadra di Fulvio Pea. 20 presenze e 3 reti in quel Girone A di fuoco che però non bastano a salvare i biancorossi, che giocano così i playout. L’ostacolo per la salvezza è il Pordenone ed è in quel momento che il ragazzo tira fuori tutto il suo talento. Tre gol in quelle due partite, di cui una doppietta in un 6-3 strepitoso che salva il Monza in Serie C.
Pessina e gli allenamenti nel Milan con Mihajlovic
Il Milan è la squadra del cuore, oltre al Monza, di Matteo Pessina. Un sogno che diventa realtà quando nel 2015 i rossoneri decidono di prelevarlo dai brianzoli e di portarlo a Milanello. In quella calda estate a guidare il club delle sette Champions League c’è Sinisa Mihajlovic. “Ho un ricordo bellissimo degli allenamenti con Mihajlovic. Con lui in poche settimane ho imparato molto e ho sentito da subito il profumo della Serie A – raccontò Pessina ai microfoni di Gianlucadimarzio.com – Mi colpì molto de Jong, un vero leader. Dava consigli preziosi a me e Locatelli sia in allenamento che negli spogliatoi.” Poi il retroscena di mercato: “dopo il fallimento del Monza sono stato contattato da tre società: Milan, Inter e Torino. Ho ricevuto ottime proposte dai club, ma ho scelto di accettare quella rossonera perché sin da bambino tifo Milan. Inoltre il progetto dei rossoneri valorizza molto i giovani: potrei essere io il prossimo Donnarumma o Locatelli”.
Da Ischia a Wembley di Londra, passando per il Lago di Como
Sembra un film la storia di Matteo Pessina. Il racconto di un ragazzo che si è fatto da solo e che è partito proprio dalla Serie C. Infatti, dopo la bella avventura col Monza, il Milan decide di puntare su di lui. I rossoneri però subito dopo lo girano in prestito prima al Lecce e poi al Catania, sempre in Lega Pro. I tifosi etnei ricordano ancora l’esordio del giovane Pessina arrivato a gennaio a Ischia. In quel 6 febbraio 2016 in una gara triste dove i padroni di casa vincono per 2-0, va in campo uno dei futuri protagonisti di Euro 2020.
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Ma l’affermazione più importante in Serie C resta quella a Como. Nel 2016 con la guida di Fabio Gallo Matteo Pessina gioca una delle sue migliori stagioni in carriera. 9 reti in totale in 36 presenze tra campionato e playoff. Il salto in Serie B con lo Spezia e poi in Serie A illuminerà sia il Bentegodi che il Gewiss Stadium, fino alle notti magiche dell’estate 2021. Infatti, il centrocampista è decisivo agli ottavi di finale a Wembley contro l’Austria dove segna il gol del 2-0 ai supplementari lanciando l’Italia di Roberto Mancini.
Adesso nel suo futuro ci sarà nuovamente il Monza per il giocatore, che da capitano guiderà la squadra della sua città in Serie A. Dai gol salvezza in Serie C ai gol in azzurro all’Europeo. Matteo Pessina.
A cura di Federico Rosa