Ha dell’incredibile quanto accaduto nel parcheggio dello stadio dopo la gara di ieri tra Piacenza e Novara 1-1. Dopo la partita, infatti, si sarebbe accesa una lite tra Yohan Benalouane del Novara e un tifoso del Piacenza. I due sono arrivati al contatto fisico, con l’ex Leicester che avrebbe colpito con un pugno l’uomo. Le forze dell’ordine, presenti sul posto, sono immediatamente intervenute per fermare i due. A seguito dell’aggressione, il sostenitore biancorosso è stato medicato al pronto soccorso con dieci punti di sutura. Il difensore del Novara, invece, è stato portato in questura per degli accertamenti.
L’episodio è stato generato da un attacco dei tifosi del Piacenza verso la macchina del presidente del Novara, Massimo Ferranti. La stessa società, ha voluto chiarire la situazione con un comunicato.
Sulla lite che ha coinvolto il calciatore del Novara e il tifoso biancorosso, è intervenuto Fiorani, SLO del Piacenza, al termine del match: “In merito ai fatti di ieri circa il diverbio sfociato in lite che ha coinvolto un tesserato della squadra ospite e un tifoso del Piacenza Calcio e che ha visto quest’ultimo riportare una vistosa ferita all’arcata sopraccigliare, mi trovo purtroppo a dover respingere l’accusa di una gestione inadeguata della sicurezza e tengo a precisare che alla fine della partita il calciatore della squadra ospite si è recato per sua libera iniziativa nel piazzale pubblico esterno allo stadio Garilli, luogo in cui sono avvenuti i fatti che hanno visto protagonisti il giocatore e un solo tifoso della squadra di casa.
Solo grazie al pronto intervento degli uomini della Questura di Piacenza, che ringrazio pubblicamente, e del nostro servizio d’ordine la situazione non è degenerata e non ha coinvolto altre persone presenti.
Poi ha concluso: “Ci tengo inoltre a sottolineare che il Piacenza Calcio condanna fermamente ogni forma di violenza verbale e fisica e, prendendo le distanze da ogni altra ricostruzione dei fatti fuorviante, ripone piena fiducia nel lavoro che le forze dell’ordine svolgeranno per una ricostruzione fedele e non fantasiosa dei fatti. Da ultimo un ringraziamento anche alla Croce Rossa per le cure prestate e l’assistenza fornita in modo tempestivo al tifoso ferito.”
“Ogni forma di violenza, in campo e fuori, è sempre inaccettabile e da condannare a priori, ma quanto accaduto allo stadio Garilli nel post gara di Piacenza-Novara non può trovare giustificazione alcuna.
Al termine del match il presidente Massimo Ferranti è stato accerchiato e aggredito verbalmente da un gruppo di tifosi locali all’uscita dallo stadio.
Gli stessi tifosi, non contenti, hanno poi aggredito anche due calciatori del Novara FC, recando offese personali ad uno di essi con epiteti di natura razzista e spintonandolo più volte, il tutto senza alcun controllo da parte degli organi preposti che dovrebbero tutelare la sicurezza delle parti coinvolte nell’evento. Il calciatore, spaventato, ha reagito per tutelare la propria incolumità.
Il Club azzurro non giustifica la reazione del calciatore, la violenza è sempre una risposta sbagliata, figlia però di una gestione del piano sicurezza inadeguata per un evento pubblico, che ha permesso che frange estremiste di tifosi locali entrassero a contatto diretto con i calciatori e i dirigenti della squadra ospite.
È inaccettabile che venga messa a repentaglio la sicurezza di tesserati e dirigenti e ci auguriamo che episodi del genere non si verifichino mai più”.
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