Mantova, Piccoli: “Botturi mi chiese di comprare un pennello, ecco perché”
Un anno fatto di cambiamenti e rivoluzioni quello del Mantova: la retrocessione in D dopo la sconfitta contro l’AlbinoLeffe nei playout, l’acquisizione delle quote del presidente Piccoli, la riammissione in C e il titolo di campioni d’inverno del girone A. Nel mezzo ci, naturalmente, tanti nuovi arrivi, dal ds Botturi e l’allenatore Possanzini a tanti giocatori. Il presidente ha fatto il bilancio di questa prima parte di stagione: “Una grande soddisfazione, non dimentichiamo da dove siamo partiti“. Da metà luglio al girone di andata chiuso da primi in classifica: “Penso di aver fatto le scelte giuste sulle persone. I risultati ne sono la conferma. Li ringrazio di aver creato questo gruppo eccezionale“. Con un aneddoto speciale sull’accordo trovato con il ds Botturi. Ecco le sue parole.
Mantova, le parole di Piccoli
“Ero in trattativa abbastanza avanzata con Botturi. Un giorno decise di accettare la mia proposta e ci demmo appuntamento in un bar di Brescia“, rivela Piccoli. “Mi chiamò per dirmi dove trovarci, io intanto ero a Milano per lavoro“. Poi la richiesta: “Mi disse di portare un pennello. Mi sembrava un pazzo, ma era talmente convinto che decisi di fermarmi in corso Buenos Aires e cercare un colorificio“. Acquisto fatto e l’incontro con il direttore: “Mi disse che rappresentava la necessità di ricostruire e dipingere tutto del Mantova“. E la dedica a chi va per quanto fatto finora? “La dedica va a quelle pochissime persone che mi sono state vicino e mi hanno supportato ad andare avanti“.