Franco: “Io ambizioso, per questo ho scelto Picerno. Ne avevo bisogno”
La tranquilla Picerno per continua a sognare in grande. Domenico Franco ha scelto di trasferirsi in Basilicata la scorsa estate e i numeri gli stanno dando ragione.
Arrivato per sostituire il partente Gallo, l’ex Messina ci ha messo veramente poco per prendersi la leadership del centrocampo.
“La scelta di venire a Picerno è dovuta alla serietà del progetto e della società. Molto lo devo anche a Tomei, perché il suo modo di giocare rispecchia molto le mie caratteristiche. Sapevo di potermi esaltare, perché è un allenatore davvero molto preparato e forte, che sicuramente farà una bellissima carriera”, ha raccontato Franco ai microfoni de LaCasadiC.com.
Franco: “A Picerno si respira calcio vero”
Una piccola realtà fuori dal campo, poi la voce grossa nel girone C: il Picerno è ormai una piacevole certezza che da anni cresce e si migliora. Trasferirsi è stato facile, ammette Franco: “Picerno è una realtà piccola rispetto a Messina, ma si respira aria di calcio vero. C’è un’organizzazione che in Serie C si fa fatica a trovare. È una società molto organizzata, a partire da dottori e magazzinieri. Avevo bisogno di questo, perciò l’ho scelto”.
Una scelta dovuta alla voglia di continuare a migliorarsi sempre. “Il Picerno è una realtà che da anni fa bene. Venire a Picerno è stato facile, perché vedo un progetto serio e un’ambizione totale da parte di tutti. Spero di ripetere quanto fatto gli altri anni e, perché no, pensare di fare ancora meglio. Dobbiamo avere l’ambizione di migliorarci sempre”.
“Fantastico esultare con la mia famiglia”
Faro in mezzo al campo, Franco ci ha messo pochissimo per prendersi le chiavi della squadra. “Vengo da 4-5 anni buoni. Nonostante abbia 32 anni, la mia ambizione è sempre quella di migliorarmi sempre, sia in settimana che durante le partite. Personalmente sono un lavoratore e un tipo ambizioso. Mi piace parlare con i giovani e spero di ripetere quanto fatto negli anni precedenti e alzare l’asticella personale e di squadra”.
La centralità di Franco è stata resa possibile anche dalla grande coesione del gruppo, che lo ha accolto nel migliore dei modi. “Sono stato accolto bene. Il nostro è un gruppo sano che lavora bene. C’è il giusto mix di giovani e calciatori più esperti. I giovani sono importanti e faranno carriera. Penso a Pagliai, Petito e Santarcangelo. Ci sono calciatori validi. Il direttore generale Greco conosce il calcio e sa scegliere i giovani giusti”. E contro la Cavese è arrivato anche il primo gol con la nuova maglia. Poi l’istantanea più bella, l’esultanza con la figlia e la famiglia. “L’esultanza con mia figlia è stata fantastica. Quel giorno c’erano anche mia moglie e i miei genitori. È stata una gioia grande. Ci ero andato vicino prima in casa contro la Casertana, poi con il palo a Catania. Trovare il primo gol davanti a loro e in un momento delicato della partita è stato bello e importante, perché eravamo sotto e ci tenevo particolarmente”.
“De Rossi il mio idolo, una visione vederlo”
Una lunga carriera alle spalle, ma anche gli occhi sognanti del tifoso. E quando si incontra l’idolo calcistico una foto è d’obbligo. “Da tifoso della Roma, amo Daniele De Rossi. Ho avuto la fortuna di incontrarlo con il mio amico Patierno e le nostre famiglie. L’abbiamo visto passare e ci siamo fermati per chiedergli una foto. È come se avessi avuto una visione. È un calciatore a cui mi ispiro e che mi ha dato tanto. Mi piaceva vederlo giocare, come lottava in mezzo al campo e come si comportava. Mi piaceva il suo carisma in campo”.
Due pareggi e due vittorie per il Picerno nelle ultime quattro, ma Franco non ne fa un dramma e traccia la strada per il futuro. “Non sta arrivando la vittoria, ma la squadra riesce sempre a fare la prestazione. Siamo sempre padroni del campo e sempre in partita. Chi ci affronta ci considera una grande squadra, perché comunque giochiamo a calcio. Ora bisogna soltanto lavorare e continuare a gare quello che stiamo facendo. Alla lunga si vedranno i risultati del duro lavoro. Bisogna stare tranquilli. C’è un’aria tranquilla e serena ed è giusto che sia così, perché comunque viviamo una classifica che ci fa stare sereni. L’ambizione di tutti è alta, quindi dobbiamo lavorare tanto”. E se lo dice Franco, bisogna ascoltarlo. Del resto, è lui il faro del centrocampo del Picerno.