Senza rimpianti ma senza pressioni, Summa: “Mi alzo al mattino per realizzare il mio sogno”
Un filo conduttore che lega ogni passo e ogni scelta, realizzare un sogno. Ventuno anni ma già leader, Elia Summa. “Siamo un gruppo unito e ci tutti ci aiutiamo. Una parola in più può fare la differenza. In campo non esiste l’età”. Personalità da vendere, anche se il viso è ancora quello di un bambino. Nel sorprendente Picerno di Tomei, spicca l’inizio di campionato del giovanissimo portiere, che si è raccontato ai microfoni de LaCasadiC.com.
Summa: “Picerno ambiente giusto per i giovani. Noi ci diamo pressioni”
Un lucano a difendere i pali del Picerno e la possibilità di crescere e maturare a pochi chilometri da casa. Dopo un anno in cui si è alternato con Davide Merelli, ora Summa è il titolare tra i pali. Tre clean sheet in quattro partite e parate decisive, il classe 2003 è uno dei migliori: “L’anno scorso c’è stata l’alternanza con Davide e mi sono trovato benissimo. Lui è un ragazzo d’oro, sia come persona che come portiere. È forte. Quest’anno ho iniziato a giocare io, ma non ci sono titolari. L’anno scorso mi è servito ancora di più. Arrivavo da un campionato di Serie D, mi approcciavo al mondo del professionismo. Quando ho commesso un errore c’erano Davide e il mister pronti a darmi una mano. Mi hanno aiutato molto”. Merito di una piazza e di un ambiente che sognano ma che danno la possibilità anche di commettere errori. “Picerno è l’ambiente giusto per un giovane. Le pressioni ce le diamo noi calciatori. Magari nell’ambiente ce ne sono poche, ma per un giovane ci sono le opportunità per sbagliare e crescere. L’errore è parte formativa dell’esperienza. L’esperienza non è altro che una serie di errori che uno commette. Nutriamo un sogno. Pensiamo partita per partita e puntiamo a fare il massimo. Non si sa mai. Possiamo essere la mina vagante del girone”.
Occhi lucidi pensando al futuro, ma sguardo chiaro al passato. Giovane sì, ma con la voglia e la fame di chi vuole emergere. “Per i giovani un anno di esperienza fa tanto. Si aggiungono partite sul gruppone e si ha maggiore confidenza con la categoria. L’anno scorso abbiamo fatto qualcosa di incredibile passando il primo turno dei playoff. Giocare nello ‘Iacovone’ pieno è stato molto emozionante. La scorsa stagione ero un po’ contratto, non sentivo mia la categoria e non osavo. Invece adesso magari mi sento più pronto e provo le cose che non facevo prima”.
“Mi ispiro a Buffon. Lavoro per migliorarmi ogni giorno”
Gli occhi, dicevamo. Lo sguardo rivolto al campo, sempre. Anche nella nostra chiacchierata. È glaciale quello di Elia, ma non nasconde il fuoco di chi vuole realizzare un sogno. Ogni parola, ogni passo e ogni scelta ha una finalità ben precisa. “Spero di crescere a livello umano sempre di più. Mi alzo la mattina per realizzare un sogno. Mi preparo per non avere rimpianti. Mi auguro di giocare in una categoria diversa. Ci sto lavorando ma non ho fretta. Bisogna andare con molta cautela. L’errore è formativo, non mi metto pressioni e la vivo con serenità. Bisogna stare sempre sul pezzo e concentrati. Cercare di non sbagliare nulla sia fuori che dentro il campo”.
Non si mette pressioni Summa, ma si è caricato la squadra sulle spalle. Il portiere non è un ruolo come gli altri, emergere giovanissimo non è da tutti. Ma il punto di riferimento è di quelli importanti, di chi ce l’ha fatta. “Sono cresciuto con un mostro sacro come Gigi Buffon. Mi ispiro a lui, anche se ovviamente il calcio va avanti. Lui è stato l’unico portiere che si è saputo trasformare negli anni, adattandosi sempre al meglio”. Crescere, sempre. È questo l’obiettivo: “Ogni giorno mettiamo dentro qualcosa anche a livello podalico. Prepariamo tutto nel dettaglio per la partita. Il gioco del calcio va in quella direzione: il portiere è un giocatore in più che crea la superiorità. È molto importante avere concetti e saper leggere gli spazio”.
“Il gruppo mi aiuta a essere un professionista”
Il segreto del Picerno è il gruppo. Lo è sempre stato. Un mix tra giovani con fame e voglia di emergere e più esperti in cerca di rilancio che aiuta tutti. “Già dalla mattina preparo colazione e merenda per l’allenamento. Sono un ragazzo che ci tiene tantissimo a essere un professionista. Lo sto imparando. Ho la fortuna di crescere con ragazzi che sono splendidi sotto l’aspetto umano ma che sono anche professionisti esemplari. Mi aiuta molto”.
È riconoscente, Elia. Verso chi lo aiuta a migliorarsi, verso chi lo ha visto crescere. E sul viso esce un sorriso, ricordando Trapani e i tifosi che lo hanno accolto giovanissimo e reso grande. Quando casa era più lontana, ma l’affetto non è mai venuto meno. “È stata un’emozione indescrivibile rientrare al ‘Provinciale’ di Trapani. Sono affezionato alla gente che mi ha dato tanto. Trapani è una città in cui si respira calcio. Quando fai la spesa o fai un giro in centro, percepisci che il Trapani Calcio è qualcosa di importante. Fare una prestazione importante è stata bellissimo. I tifosi mi hanno applaudito a fine partita, per me è stata un’emozione grandissima: significa che ho lasciato un buon ricordo”. Giovane e maturo, ma pur sempre un ragazzo. “Mi piace molto uscire con gli amici. Sono un ragazzo molto socievole. Li sento spesso”, ha ammesso sorridente. “Ultimamente sto leggendo molti libri, mi aiuta molto”. Un giovane che pensa in grande e che non vuole avere rimpianti. Lo sguardo di Elia Summa è rivolto all’orizzonte, a quel sogno da realizzare. Sempre a difesa di una porta.