La forza delle idee e il coraggio di (per)seguirle. Valori sani come direttrici e la programmazione come cornice in cui progettare il percorso del club. Il Picerno si fonda su questo. Un’isola felice in cui si lavora, tanto, e si cresce. E il dg Vincenzo Greco, uno degli artefici principali di questo universo, ce lo ha raccontato: “I successi vanno costruiti, senza fretta e facendo un passo alla volta. Serietà, solidità economica e progettualità sono i principi. Noi siamo all’inizio del nostro cammino, vogliamo proseguire così, con serenità e tranquillità evitando accelerazioni improvvise e inutili“. Un cammino partito dalla delusione della Serie D, la risalita in C, una stagione, l’ultima, da veri protagonisti. Una rosa costruita con il budget più basso del girone e diversi talenti lanciati. Su tutti Rachid Kouda, ceduto allo Spezia: “Lo seguivano da mesi. Un ragazzo dal potenziale enorme che arriverà in Serie A“. Quella del classe 2002, l’esempio più emblematico di un progetto serio e virtuoso. Il progetto Picerno.
“Il Picerno non è più una favola, ma una bellissima realtà. Questo grazie al lavoro mio e dei miei collaboratori e, nell’ultima stagione, di Longo. Il suo arrivo è stata una scommessa per gli addetti ai lavori. Io lo conoscevo e ho sempre creduto in lui“. Un insieme di componenti che ha resto il club “una delle poche società sane nel panorama del calcio professionistico. Un’isola felice in cui si può lavorare bene, dove ogni anno cerchiamo di curare i risultati sportivi e di valorizzare i nostri giovani“. La valorizzazione dei giovani, appunto. Una delle linee guida del mondo Picerno: “Non lavoriamo sui loro prestiti, ma con l’acquisto di proprietà. Per questo seguo con attenzione il mondo della Serie D. Kouda ne è l’esempio“.
Una realtà capace di essere casa in cui crescere e base da cui (ri)partire: “Non mettiamo pressioni sui calciatori. Non c’è l’ossessione dei risultati sportivi da conquistare. Abbiamo cercato di programmare e raggiungere degli obiettivi con la programmazione, senza l’assillo del risultato. Da noi i giocatori possono sbagliare. L’errore non viene visto come una condanna, bensì come una opportunità e un fattore di crescita. Un punto di partenza per migliorare“. Giovani e non solo: “Un giusto mix con i giocatori più esperti, componente fondamentale per il gruppo“. Un gruppo guidato da un allenatore “che lavora bene e non guarda la carta d’identità. Una filosofia che permette ai più giovani di avere maggior fiducia e una consapevolezza“.
La consapevolezza che per costruire un cammino importante ci vogliono tempo, lavoro e pazienza. Perché gli obiettivi si raggiungono un passo alla volta e la fretta ne è solo un’illusoria soluzione: “Siamo ripartiti dalla D, dovuta a persone che erano nel club precedentemente. Io ho voluto ridare un nuovo corso con regole diverse. I risultati si ottengono con il lavoro e non con altre strade. E, soprattutto, non vanno raggiunti per forza“. Una società sana “che ha i bilanci a posto. Ricordo che abbiamo avuto il budget più basso della categoria e ci siamo giocati il terzo posto fino all’ultima giornata. Inoltre, siamo stati la quarta società con il minutaggio dei giovani più alti“. Un’attenzione a tutto campo: “Anche negli investimenti nelle strutture. Rientra tutto in quella progettazione che forse ci permetterà di raggiungere obiettivi importanti“.
Giovani valorizzati, un campionato da protagonisti, un sesto posto e il budget più basso del girone. Ma qual è il segreto del mercato e delle strategie del dg Vincenzo Greco? “Lavorando sodo e anticipando i tempi. Noi per esempio lunedì partiamo in ritiro e Longo avrà già la rosa al completo con tutti i nuovi innesti“. Con l’attaccante in arrivo in questi giorni, sono 11 gli acquisti: “Un rinnovo della rosa. Da febbraio che penso e mi muovo sui profili che avevo individuato e volevo portare a Picerno. Mesi di trattative chiuse poi nei primi giorni di mercato. Naturalmente tenendo d’occhio i nostri parametri economici. Giocatori importanti come Ceccarelli e Ciko Sevo che sono arrivati grazie alla mia insistenza che ho portato avanti da mesi“. Zero giorni di ferie “ma l’allenatore avrà già la rosa pronta in ritiro“. Il coraggio come coordinata da seguire: “Bisogna averne. Oltre al discorso dei giovani, io punto a quei giocatori che non hanno vissuto stagioni positive, dando loro questa opportunità per riscattarsi“. Questo grazie all’allenatore: “Lo scorso anno, per esempio, un 2003 come Santarcangelo alla prima esperienza in C ha fatto una stagione notevole. Una scelta coraggiosa condivisa“. Scelta coraggiosa come quella di puntare il prossimo anno “su Summa, portiere 2003 di nostra proprietà“.
“Kouda è un giocatore con un grandissimo potenziale. Sono convinto che nel giro di tre anni indosserà la maglia di un top club di A o estero. Ha qualità fisiche e tempi di gioco importanti“. Un giocatore individuato da anni, cercato e portato a Picerno. Una storia che è esempio e immagine di cosa significhi Picerno: “Uno dei primi nomi che sono stati fatti con Longo lo scorso anno. Ho fatto di tutto per portarlo qua. Fin da subito è stato attenzionato da molte squadre. Sono arrivate proposte da una ventina di club. Dal Palermo al Bari, passando per Catanzaro e Salernitana. In C c’era il Pescara, mi sarebbe piaciuto vederlo allenato da Zeman“. La scelta è ricaduta sullo Spezia: “Una trattativa iniziata a gennaio. Lo avrebbero preso anche in caso di permanenza in Serie A. Credono tanto in lui. Per noi è una grande soddisfazione dare al ragazzo la possibilità di andare in una società così importante e che ha grandi progetti“.
Parole che raccontano come quelle del Picerno e di Greco siano scelte prese con e per il giocatore: “La volontà era quella di mandarlo in una squadra in cui potesse crescere davvero e loro puntano su di lui. Volevamo tenerlo un anno in prestito, ma loro lo vogliono da subito. La società migliore in cui il ragazzo può continuare il suo percorso di crescita“. Un trasferimento che “fa la storia di questo club, essendo la prima plusvalenza importante fatta. Ci siamo mantenuti una piccola percentuale sulla futura rivendita“.
“La sua storia e la sua cessione sono un motivo in più per credere in quello che stiamo facendo. Vogliamo continuare a lavorare in modo leale e onesto, senza esasperare nulla. Lavoro e coraggio nelle scelte“. I prossimi Kouda? “Abbiamo prospetti importanti che hanno già attirato l’interesse di alcune squadre, come Pagliai, De Cristofaro, Summa e Santarcangelo. E attenzione a Ciko Sevo, il nuovo acquisto. Non è giovanissimo, ma ha qualità importanti e per me può ambire a categorie superiori“. E ora è tempo di pensare al nuovo campionato: “L’obiettivo resta la salvezza. Una volta raggiunta, penseremo a migliorare la classifica dello scorso anno e ai playoff. La volontà è quella di conquistare la salvezza il prima possibile. Questa società deve puntare a consolidarsi e riaffermarsi in questo campionato, crescendo un po’ di più in ogni stagione“. Nel futuro il sogno è la B? “Le promozioni vanno costruite, ne sono esempio FeralpiSalò e Cittadella. Mi ispiro molto a queste società, simili a noi. Programmazione e solidità con cui hanno raggiunto grandi traguardi. Noi siamo solo all’inizio, ci vuole tempo“.
Programmare per anticipare, anticipare per crescere. I risultati vengono dopo. Il Picerno e Vincenzo Greco lo insegnano.
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