Picerno, Insigne su Emmanuele Esposito: “Mai visto nessuno con la sua tecnica”
La vita calcistica di Emmanuele Esposito, attaccante e capitano del Picerno, per un periodo è combaciata con quella di Lorenzo Insigne. Il numero 24 azzurro raccontandosi alla rivista “Undici” ha ripercorso la sua storia: dai tempi del settore giovanili degli azzurri sino alla decisione di accettare la sfida oltreoceano del Toronto. Un racconto che ha portato alla luce il passato del campione d’Europa, il presente e l’imminente futuro. Una storia, quella dei primi passi nel settore giovanile del Napoli, di cui Insigne ricorda tutto nitidamente soprattutto i compagni che lo hanno accompagnato in quella avventura.
Uno su tutti proprio Esposito calciatore che, evidentemente, il capitano azzurro non ha mai perso di vista: “Non mi è mai piaciuta la scuola. Sono stato fortunato a fare questo lavoro, chiamiamolo così. Non so cosa sarebbe diventata la mia vita. Non c’è stato tempo per pensare a un piano B. Eppure, sapevo che non tutti potevano arrivare. Penso a Emmanuele Esposito, un ragazzo che era con me nel settore giovanile del Napoli, fortissimo, lo giuro, un giocatore di una qualità pazzesca, non ho mai visto nessuno con la sua tecnica. Spostava la palla in un centimetro. La controllava con i piedi come si farebbe con le mani. Adesso gioca con l’AZ Picerno, in Lega Pro. Poteva fare una grande carriera. Sai quanti ce ne sono di ragazzi napoletani che non hanno avuto la mia fortuna?“
Picerno, chi è Emmanuele Esposito
Un talento sopraffino quello di Esposito (qui la sua intervista) che, a differenza del suo più blasonato compagno di squadra nelle giovanili del Napoli, non sempre gli è stato riconosciuto. Attaccante napoletano classe 1991, il capitano del Picerno ha vissuto una carriera tra alti e bassi con la porta del professionismo che si è aperta e richiusa più volte alle sue spalle. Lasciato il Napoli ancora da bambino, Esposito si trasferisce in Irpinia per giocare nella primavera dell’Avellino prima di trovare la sua alma mater a Picerno. Con i rossoblù ha scalato a poco a poco le gerarchie prima di diventare la vera bandiera del club e capitano indiscusso. 186 presenze tra Serie D e Serie C condite da 68 reti e 30 assist, numeri di un calciatore che con un po di fortuna in più, probabilmente avrebbe potuto ambire a palcoscenici più importanti.