Picerno, che colpo di… Kouda! L’eroe del derby si racconta: “Qui un’isola felice, ma voglio dare ancora tanto”
Nella Casa di C c’è sempre spazio per tutti gli ospiti della Lega Pro, con un occhio di riguardo a quelle realtà sorprendenti, capaci di mettersi in mostra e sognare partendo dal basso. Progettualità, lavoro e comunità sono alla base dell’universo Picerno, club rappresentativo di un paesino di soli 4mila abitanti, ma volenteroso di costruire senza freni, grazie all’impegno economico di Donato Curcio e alla strategia – e visione – calcistica del Direttore Generale Vincenzo Greco. Il protagonista della settimana rappresenta la sintesi perfetta del lavoro della dirigenza del Picerno: Rachid Kouda non è solo il futuro del club, ma soprattutto il presente. È stato proprio il centrocampista classe 2002 l’eroe del derby lucano con il Potenza, capace di segnare al 94′ il gol del pareggio (QUI per rivederlo) con un vero e proprio colpo di… Kouda. Rachid si è raccontato a 360 gradi nel video-servizio di Giovanni Caporale.
Picerno, le ambizioni di Kouda: “Sogno la Serie A, ma penso a lavorare col club”
Il sorriso è quello di un ragazzo soddisfatto, consapevole di aver regalato una grande gioia ai suoi tifosi. Il tutto accompagnato dalla giusta dose di umiltà, di chi vuole arrivare in alto step by step. È così che Kouda si presenta alle telecamere, raccontando il percorso fatto per trasferirsi a Picerno: “Sono arrivato quest’estate grazie al direttore Greco, che mi ha dato la possibilità di avere la prima esperienza tra i professionisti, lo ringrazio molto per questo. Ho ritrovato anche il mister che avevo tre anni fa, con un gruppo pieno di brave persone. Mi sono trovato subito benissimo in questo paesino, che è un’isola felice, il posto giusto per fare calcio con le giuste pressioni e poche distrazioni. Devi pensare solo al campo e fare bene”.
E come accade spesso per i talenti della Lega Pro, Kouda ha già ricevuto le lusinghe e gli interessi di alcuni club di Serie A e Serie B. La testa, però, è quella di un ragazzo dedito al lavoro: “Sono contento di queste voci, però penso solo al campo per ora. Devo dimostrare molto di più, penso di poterlo fare. Nella mia piccola carriera ho avuto un po’ di alti e bassi, ma non mi sono mai arreso perché è un sogno che ho e spero di incoronarlo appena si potrà. Non ho fretta o ansie, devo dimostrare tutto in campo“.
Kouda corre e si diverte sui campi da calcio professionistici, ma fino a qualche anno fa sognava davanti alla TV, ispirandosi guardando i più grandi. Ma chi è davvero il suo idolo? “Diciamo che la persona che ammiro di più quando guardo le partite è Pogba della Juve. Mi piace davvero tanto nel modo di giocare e in tutto il resto. Mi ispiro abbastanza a lui, con le giuste proporzioni. Il sogno è quello di qualsiasi bambino che inizia a giocare a calcio: arrivare in Serie A. L’obiettivo di squadra? Prima raggiungere la salvezza, poi magari strappare un posto ai playoff. Obiettivo personale? Riuscire a fare qualche altro gol o assist che possano servire alla squadra, chiaramente”.