Un sorriso ma l’amaro in bocca per la sconfitta contro la Juve Stabia: si è concluso così il 2023 dell’AZ Picerno. I lucani sono una delle rivelazioni della stagione e l’amarezza per il ko interno contro la capolista testimonia quanto stia volando la squadra di Emilio Longo. Soltanto la Juve Stabia ha posto fine alla grande striscia positiva dei rossoblù, che hanno fatto vedere ovunque la propria ambiziosa umiltà.
La piccola realtà lucana ci ha preso gusto e non smette di sognare. Nel girone C, infatti, il Picerno di Emilio Longo ha incantato e stupito, ‘emergendo’ tra società più attrezzate e blasonate. Merito di una dirigenza, guidata da Vincenzo Greco, che ha compiuto ottime scelte sul mercato e di un allenatore, Emilio Longo, entrato nella testa dei suoi ragazzi dando un’identità e un gioco riconoscibili ovunque, al Curcio e in trasferta.
La “grandezza” della stagione del Picerno, forse, si è vista nell’amarezza per la sconfitta contro la Juve Stabia. Un boccone amaro da digerire a pochi giorni dal Natale, ma che testimonia quanto sia stato esaltante il 2023 dei lucani. Un percorso sempre in ascesa: i playoff storici dello scorso anno, la lotta per il secondo posto in questa prima parte di stagione. Il Picerno sta voltando e la beffa è proprio aver chiuso l’anno al terzo posto, scavalcato dalla Casertana, a otto punti dalla testa della classifica.
È finita dopo undici risultati utili consecutivi la grande striscia del Picerno. Il record era a un passo – i dodici della scorsa stagione – ma solo la Juve Stabia schiacciasassi ha imposto la propria autorità anche in terra lucana. Un piccolo rammarico che non inficia il grande cammino della squadra di Longo. Trentoquattro punti nel girone d’andata, con l’obiettivo salvezza quasi raggiunto. Un gioco offensivo e propositivo, rimanendo fedele ai dettami tattici di Longo.
L’umile Picerno ha fatto la voce grossa in casa e trasferta ed è, al termine del girone d’andata, il miglior attacco del campionato. Grande merito, soprattutto, del bomber ritrovato Jacopo Murano, autore di tredici gol. Ma il lucano non è il solo: anche i giovanissimi Pablo Vitali e Andrea Santarcangelo si stanno ritagliando spazio importante, anche grazie ai più esperti. È questo uno dei segreti del Picerno, il giusto mix tra esuberanza giovanile ed esperienza.
L’ascesa del Picerno è stata tutt’altro che repentina. Emilio Longo ha sempre predicato calma, gli stessi calciatori rimangono umili e con i piedi ben piantati sul sintetico del Curcio. Il (piccolo) calo delle ultime partite, anche dovuto ai diversi infortuni, non compromette l’ottimo cammino.
L’obiettivo per la seconda parte della stagione sarà quello di confermarsi e continuare a divertire. Del resto lo ha ammesso Emilio Longo tante volte, “prima la salvezza e poi penseremo ai prossimi obiettivi”. Il Picerno è consapevole dei propri mezzi e ha fame e ambizione. E dopo una prima parte così, sognare è lecito.
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