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Picerno, Longo: “Abbiamo costruito qualcosa di straordinario”

“Ringrazio i ragazzi per la compattezza che hanno avuto in tutta la stagione. La rosa si è sempre messa a disposizione“. No c’è ombra di dubbio; è da questo pensiero che Emilio Longo, allenatore del Picerno, ripartirà nel prossimo campionato di Serie C. La sconfitta nel primo turno dei playoff per mano del Potenza è il traguardo di una corsa iniziata ad agosto e culminata con un risultato inaspettato. Sì, perché se già il sesto posto in campionato è un traguardo imprevedibile, raggiungere gli spareggi per la promozione in Serie B è qualcosa che va oltre lo straordinario.

Longo: “Questa stagione verrà ricordata nella storia del Picerno”

Il calcio è così. Imprevedibile, sorprendente e mai scontato. Ogni torneo, ogni categoria ha le sue “favorite”. Vale anche per la Serie C. Nel caso del girone C ancor di più. Il Catanzaro dei record ormai non fa quasi più notizia: stagione da incorniciare e da scrivere negli annuari del club. C’è poi il Crotone, altra squadra di alto livello. Pescara e Foggia? Come non citarle. L’esperienza, però, ci insegna che in campo è tutta un’altra storia. Le statistiche e i pronostici sono solo “carta”.

Il Picerno di Longo ne è la dimostrazione. Una società che in tre stagioni è capace di passare dalla Serie D alla lotta per la promozione in Serie B. Attraverso i playoff si intende. La regular season li vede lottare sino all’ultima giornata per il terzo posto. Conquistato, poi, dal Pescara di Zeman. Ciò che resta è un campionato sopra ogni aspettativa che si chiude al sesto posto e che fa continuare il sogno della squadra. Come? Giocando un altro derby. Dal sapore di Serie B.

Credit: Ufficio stampa Picerno

“Non mi era mai capitata una stagione come questa. Si ricorderà nella storia del Picerno”. Così Emilio Longo nella conferenza stampa post gara con il Potenza. Parole che, nonostante la sconfitta, emanano grande soddisfazione. E non potrebbe essere altrimenti se consideriamo il lavoro svolto dallo stesso allenatore. La vera forza della squadra. Lui, capace di mantenere unito il gruppo per tutto l’anno. Riesce a creare un’alchimia e un’unione di intenti che va a sopperire ad ogni mancanza. I bomber per citarne una.

Nessun giocatore da doppia cifra e 40 reti totali. Il Picerno è questo. Un reparto offensivo capace di arrivare al gol sempre con facce diverse. Basti pensare che il miglior marcatore è Esposito con sette reti. Seguono Diop, Golfo e Santarcangelo con 4. Non un nome a caso quello del classe 2003. L’attaccante è solo uno dei tanti giovani che compongono la squadra. “Abbiamo lanciato tanti giovani. Credo davvero si sia costruito qualcosa di straordinario per il presente e per il futuro”. Pagliai? Altro esempio calzante. “Non ha fatto rimpiangere Guerra”. Compattezza e sinergia. Dall’esperienza dei giocatori abituati al palcoscenico dei professionisti fino agli esordienti. Il Picerno che raggiunge i playoff.

La sconfitta ai playoff come base per il futuro

La sconfitta brucia, è evidente. Il rammarico c’è e rimarrà. “C’è amarezza, ma vedere la rosa che si mette a disposizione non mi fa rimpiangere nulla”. Parole di chi è consapevole di quanto di buono fatto per arrivare sin qui. A sognare fino all’ultimo. Insieme ai tifosi ai quali va un ringraziamento molto forte. “Sono stati eccezionali. Hanno dimostrato grande affetto”. La forza di una squadra arriva anche dagli spalti. La stagione del Picerno termina con una sconfitta che deve fungere da nuovo “start”. La corsa del Picerno riparte da qui. La squadra scende in campo con la solita determinazione e concentrazione che li contraddistingue per tutto il campionato. E il risultato è sempre lo stesso.

Credits: A.Z. Picerno

Una gara sofferta, ma senza mai soccombere all’avversario. Sempre propositivi. “Abbiamo creato più azioni del Potenza. Il Picerno ha fatto una grande partita e legittimato quanto di buono fatto in questa stagione”. Consapevolezza, orgoglio e gratitudine per i suoi ragazzi. La ricetta del Picerno per il futuro. Forse per crescere e volare più in alto ancora, però, a cambiare e migliorarsi non è solo la sua squadra o la sua società. “Giocare un palyoff con una gara da undici punti di differenza è paradossale”. Tanto separa il Picerno e il Potenza nella classifica finale del girone C.

Polemiche a parte ciò che resta è una stagione memorabile da parte del club lucano. Una squadra che amalgamando giovani di prospettiva e giocatori più esperti riesce a regalare momenti di gioia ai propri tifosi. Il calcio è così. Fuori dagli schemi. Imprevedibile. Bello e sempre ricco di emozioni. Emilio Longo e il Picerno: una favola che continua la sua narrazione.

Alvise Gualtieri

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